salve a tutti ,cerco un consiglio o meglio un sostegno morale a tutto quello che mi è accaduto: sono titolare di un attivita un piccolo minimarket, con tanto di clientela fissa , nel paese in cui vivo da una vita, io ho commesso un infrazione : del tipo , ho ampliato la superficie vendita del supermercato in locali , affittati regolarmente da me ma che non hanno il certificato di destinazione d'uso, cmq, per gravi motivi familiari sono costretto a spostarmi per qualche giorno, e un mio amico si presta nel supervisionare l'andamento dell'attivita,prorpio in quei giorni avviene la chiusura ad horas dell' intera attivita,senza che l'atto di chiusura sia notificato ai titolari cioe io o mia moglie,a questo si aggiunge un miriade di irregolarita da parte dei vigili che eseguono l'ordinanza di chiusura che fra l'altro viene pubblicata anche su manifesti e siti del comune, morale....della favola era la settimana di pasqua colombe uova pasquali e agnelli non si vendono tutti i giorni dell'anno, mi precipito al paese immediatamente, mi rivolgo ad un legale , in tre giorno riusciamo ad ottenere la sospensione del provvedimento dal tar della regione campania, ma ormai il danno è fatto, migliaia di euro di prodotti tipicamente pasquali giacciono presso il mio deposito, la clientela si è allontanata, con essa anche i fornitori nonostante abbia spiegato le nostre ragioni, sono diventati restii, a vendere. a quello che sembrava solo essere "un danno di immagine", è diventato un vero e proprio tsunami economico, clientela allontanata = minori incassi,fornitori allarmati perche ho chiesto di spostare dei pagamenti=perdita del credito presso le aziende,assegni in banca pagati con ritardo, e con spese notarali=rientro entro 15 giorni del fido concesso dalla banca=disastro finanziario.spese di avvocati e commercialisti euro 6000,00, l'attivita perde terreno e non so come riconquistare la fiducia del cliente, visto che si è trattato di una cattiva interpretazione della legge, da parte dell'ufficio del commercio del comune , ed errata applicazione da parte dei vigili.oggi dopo circa 25 giorni di agonia sono slatati i conti in banca, e proprio oggi, il giudice del tar ha riconosciuto le nostre ragioni, abbiamo vinto la causa .... ma ho perso quasi definitivamente l'attivita.?ma quando sbagliamo noi cittadini, ci rincorrono per ogni citta e certificato di residenza , pur di entrare in possesso di quanto dovuto..... ma ora penso che tocchi al comune pagare ed anche al comando dei vigili che in ottemperanza ad un ordinanza , che non poteve e non doveva essere apllicata, si sono limitati con la loro superficialita ad applicare una legge errata, ....ora chiedo a tutti voi ma se ora li faccio neri ,neri, e facciamo in modo che possa saltare qualche testa .... abbiamo la speranza di vincere questa causa? il tar anche in sentenza definitiva ci ha dato ragione al 100%,infatti la legge piu o meno dice che al momento dell'accertemento della mia infrazione si doveva disporre della chiusura solo di quella parte che non rientrava nella licenza della attivita, ed essendo un piccolo locale di 30 metri a cuiu si accedeva tramite un vano porta, i vigili avrebbero dovuto apporre i sigilli solo a quella stanza.... ho deciso di intentare una causa contro il comune e le irregolarita di chiusura messe in opera dai vigili,, qualcuno deve pagare , perche in tre gironi di chiusura loro hanno rovinato quello che io ho costruito in circa 7 anni di attivita....se qualcuno ha qualche ulteriore suggerimento, resto in attesa grazie a tutti
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27/04/2010, ore 00:11
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27/04/2010, ore 21:22
Se non hai niente da perdere fai causa al tuo comune, ma prima richiedi all'ufficio URP del tuo Comune di visionare la documentazione relativa all'Ordinanza di Chiusura facendo un accesso agli atti e citando la Legge 241 del 1990 e successive modificazioni e integrazioni e poi fatti fare delle fotocopie di tutta la documentazione almeno hai qualcosa in mano.Ora nel mio Comune (Roma) prima di arrivare all'Ordinanza di Chiusura si fa una comunicazione di avvio del procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della Legge 241/90 e succ.modif.e integraz. e si lascia alla persona dai 5 ai 15 giorni di tempo x opporsi al provvedimento, dicendogli in parole povere che se ha una documentazione da presentare lo può fare entro tot giorni, il tuo comune probabilmente no, altrimenti lo avresti saputo che stavano x chiuderti l'attiività.Da quello che hai scritto praticamente hai allargato il negozio senza autorizzazione?Ma sei un commerciante e rischiare la tua attività senza autorizzazione un pò te la sei voluta.Ogni Comune ha un proprio REGOLAMENTO EDILIZIO quindi tu avresti dovuto rispettarlo, hai parlato nel tuo post del cambio di destinazione d'uso ma non è una pratica che si fa in fretta, poi dipende appunto da Comune a Comune. |
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