salve forum, non so se siete esperti di lavoro però io il quesito ve lo pongo lo stesso. MIa sorella è assunta presso un'azienda che non la paga da 3 mesi. Ha regolare contratto di lavoro e da 1 mese circa è andata in maternità. Io le ho fatto inviare una a/r dove gli intima di pagare i mesi arretrati entro 7 giorni, vediamo che rispondono. Nel caso non rispondono che fare? Probabili scenari: 1) non vorrei andare da un sindacato perchè loro cosa possono fare di più di quello che posso fare io? Portarmi un avvocato? Ho già un avvocato di fiducia.2) Quindi credo la strada da percorrere sia andare dal mio avvocato, mandargli una diffida e se non rispondono alla diffida qual'è l'iter da seguire? Fare un atto di citazione presso il tribunale per proporre un decreto ingiuntivo o ci sono altre strade più brevi?3) Tra le strade più celeri può essere chiamato in causa l'ispettorato del lavoro? leggevo da qualche parte che andando dall'ispettorato del lavoro si attivano per proporre una conciliazione bonaria. Ma credete sia fattibile? secondo me no. Attendo qualcuno che abbia qualche esperienza in merito.
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11/07/2009, ore 11:20
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11/07/2009, ore 13:41
lei ha la fortuna di essere anche una dipendente in maternità (sua sorella) e quindi c'è ancora più riguardoattenda la loro risposta, diversamente faccia fare una chiamata dal suo legale di fiducia che se non pagano oltre a scrivere ai giornali li denuncerete (questo verificherà l'avvocato i motivi ma penso sia appropriazione indebita). |
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11/07/2009, ore 16:20
E' appropriazione indebita solo della quota della maternità, per la quale se non pagata si fa enuncia all'ispettorato del lavoro e se ne porta copia all'inps che si accoda alla denuncia e paga la matarnità direttamente, togliendo il credito all'azienda.Per gli altri stipendi non rimane altro che l'avvocato. |
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18/07/2009, ore 13:21
VITOLIGAso per certo che in casi eclatanti come questo di tua sorella,le Camere del lavoro fanno miracoli,mettendo a disposizionbe qualunque tipo di assistenza.Di certo più di un avvocato privato che,quantunque vàlido,non avrà mai la corsìa privilegiata dei Sindacati che giornaliermente si òcupano di certi abusi. E sanno come risolverli.............. |
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19/07/2009, ore 18:40
Io ho lo stipendio arretrato di un mese e mezzo e mi dicono che arriverò a due mesi e mezzo in agosto, il motivo è che l'azienda è in difficoltà e i sindacati hanno fatto questo bellissimo accordo per cui ci arriva lo stipendio in arretrato di circa due mesi e mezzo. Io non sono iscritto al sindacato però il mio datore di lavoro dice che per me vale lo stesso accordo anche se a me non va bene, ma è possibile? Io non ho i soldi per pagare le mie spese e adesso che vado in ferie non posso fare quello che voglio perchè non mi vogliono pagare il dovuto nei termini stabiliti, mentre il mio datore di lavoro gira in suv da 100.000 euro e va al ristorante quando gli pare e farà le vacanze che crede. Io invece non posso neanche pagare le rate condominiali e tra poco neanche il mutuo e le rate dell'automobile, e poi mi tocca andare in vacanza a casa dei miei con mia moglie per non spendere niente. Ho parlato col sindacalista e lui dice che se ci paga l'azienda fallisce per cui niente da fare. Possibile che esista ancora la schiavitù? Se qualcuno mi aiuta lo ringrazio ma dico in anticipo che non posso permettermi di pagare un avvocato. Grazie. |
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19/07/2009, ore 19:05
Per Sopravvivente.Purtroppo per lei, se c'è una rappresentanza sindacale che ha fatto un accordo con la proprietà, l'accordo riguarda anche lei che non aderisce al sindacato (e la capisco, mi creda... oh, se la capisco! Magari è la Cgil, vero?).Per la seconda questione, cioè l'imbarazzo della scelta tra rate condominiali, rate della macchina e rate del mutuo, non c'è mica da pensarci molto: il mutuo IN PRIMIS!, poi si pensa alla macchina e mandiamo a cag_re il condominio. |
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