Buongiorno,vi sottopongo la questione in cui mi trovo. Acquistando casa ho seguito le comuni regole di prudenza, ma mi trovo di fronte ad un imprevisto forse comune ad altri ma purtroppo a me del tutto nuovo.Sintetica cronostoria:1. cerco un immobile adatto alle mie esigenze2. lo trovo e contatto l'agenzia titolare del mandato di vendita3. vedo l'immobile, ne vedo molti, e decido di riflettere sull'acquisto di uno in particolare4. effettuo un secondo sopralluogo e fisso un appuntamento in agenzia per maggiori info5. appuntamento: chiedo le informazioni sull'immobile che mi vengono fornite ma non mi è permesso avere i disegni dell'immobile se non dopo la proposta d'acquisto o il compromesso, mi è permesso però visionarli in agenzia6. reputo l'immobile adeguato ma il prezzo mi pare troppo alto7. faccio una proposta d'acquisto inferiore al prezzo propostomi, naturalmente e fermamente osteggiato dal mediatore8. la parte venditrice accetta la proposta, l'agenzia prepara contestualmente il compromesso e lo firmiamo9. in fase di richiesta del mutuo emerge che il valore di stima dell'appartamento è ancora inferiore al valore osteggiato dal mediatore10. richiedo un sopralluogo di un architetto di fiucia che provvede ad effettuare i rilievi11. la superficie commerciale risulta di circa 10 metri quadri (per l'esattezza 13 metri quadri) inferiore a quella comunicatami dal mediatore12. faccio presente al mediatore che dal sopralluogo effettuato emerge questa differenza13. incredibilmente il mediatore mi dice che non è tenuto a darmi i valori corretti, ma solo quelli che lui pensava fossero corretti e che in ogni caso non me lo ha mai messo per iscritto14. recupero il sito internet da cui avevo prelevato il contatto per l'immobile e trovo l'inserzione dell'appartamento ancora on line e che pubblicizza 70 metri quadri, quando in realtà sono circa 62 (a voce si è sempre parlato di 75 metri quadri) e la stampo15. contatto il direttore della banca presso cui ho richiesto il mutuo e che ha effettuato la perizia che mi conferma che il titolare dell'agenzia ha dichiarato anche a lui 75 metri quadri16. fisso un nuovo appuntamento con il titolare dell'agenzia ed esprimo la mia contestazione17. il titolare dell'agenzia mi ripete che lui non era tenuto a dirmi la superficie effettiva e che comunque acquisto l'immobile a corpo e non al metro18. mi congeda dicendomi che il rogito è fissato, se intendo concludere bene altrimenti avendo firmato un compromesso ne pagherò le spese, perderò la caparra ecc ecc...19. mi ricontatta il mediatore pochi giorni prima del rogito e mi esprime il suo rammarico, mi informa però che tramite la banca presso la quale ho richiesto il mutuo, con la quale lui ha rapporti "privilegiati" sta facendo redigere una perizia per fugare i miei dubbi. Si impegna addirittura a restituirmi il compenso professionale dopo il rogito, perchè non vuole clienti insoddisfatti del suo operato.20. Gli arriva la perizia e me la mostra; tale perizia asseverata conferma una superficie vicina a quella che lui sosteneva, ma conferma l'intenzione di restituire la somma pagatagli per la transazione sempre e comunque dopo il rogito.21. Effettuo il rogito ed entro in possesso delle chiavi del mio appartamento e provvedo subito ad effettuare rilievi approfonditi dal quale emerge che anche la perizia certifica una superficie non veritiera.22. Dopo il rogito il mediatore rifiuta qualunque mio argomento, e rifiuta naturalmente anche la restituzione del compenso. Mi congeda malamente. Scopro che il mediatore e la parte venditrice si conoscono da parecchi anni, anzi lui mi dice che conosceva addirittura l'anziano padre deceduto del venditore.Dubito che il mediatore abbia tenuto un comportamento deontologicamente corretto, non fornendomi i dati corretti. Posso secondo voi fare qualcosa?Ringrazio tutti anticipatamente!