Un saluto a tutto il forum.Vorrei cortesemente un Vs parere su una questione legata ad una parcella di uno studio legale.Dal 1993 al 2001, ahimè, ho avuto diverse viissitudini legali con un familiare (civili e penali). Mi sono avvalso dell'assistenza di un legale che mi ha difeso in tutti i procedimenti.Dette controversie si sono risolte, nel 2001 con una transazione, a stralcio di tutte le cause in essere.Il mio avvocato, durante quegli anni, mi ha chiesto in via continuativa sostanziosi acconti sulle sue spettanze che mi quietanzava con fattura e con ricevute per le quote corrisposte in nero (la maggiorpare).Gli ultimi pagamenti da me effettuati risalgono al 1997 e, complessivamente, lo studio legale che mi difendeva, ha incassato 60 milioni delle vecchie lire.In considerazione della consistenza di detti pagamenti, che ritengo sproporzionati all'opera profusa dal professionista, ed unitamente al fatto che egli, per svariati anni e successivi alla transazione finale non si è fatto più sentire, ritenevo definita la questione.Purtroppo, mio malgrado, dopo circa 4 anni mi è stata inviata una parcella ammontante a circa 40.000 Euro per la presunta opera professionale profusa dal 1997 a maggio 2001.Detto importo è inerente un numero gonfiata per quano riguarda le udienze, presenta due cause di cui ignoro l'esistenza e con numerosissimi pagamenti imputati a colloqui a studio che non sono mai avvenuti nella realtà.Ho contattato l'avvocato in questione invitandolo a riconteggiare insieme a me gli introiti da egli percepiti, ma nn ho ricevuto alcuna riposta fino al 2006 (altra raccomandata con la parcella). Ho fissato in quel periodo un ulteriore colloquio presso il suo studio durante il quale il legale mostrava non ricordarsi assolutamente dei pagamenti percepiti in nero. Ho richiesto nuovamente un confronto in tal senso senza ricevere risposta sino alla data del 19 maggio 2009 (altro invio della parcella con preavviso di decreto ingiuntivo in caso di mancato pagamento).Mi chiedo e Vi chiedo se posso fare qualcosa a mia tutela. Vi sono estremi per denunciare questo iter presso le opportune sedi? Come posso pagare una somma simile per una attività svolta in poco più di tre anni (fine 1997 /giugno 2001). Premetto che dispongo di un elenco dettagliato delle udienze svoltesi in quel periodo e che non corrisponde minimanente con quelle della parcella.Come posso tutelarmi? Sono davvero costretto a pagare questa sproporzionata cifra a fronte degli acconti ingenti già intascati dal titolare dello studio legale?Posso rivolgermi al Consiglio dell'Ordine visto che ho le prove documentali di tutti i pagamenti in nero o sono prescritti visto che risalgono al 1997 (gli ultimi)?Spero possiate aiutarmi poichè professionisti che si comportano alla stregua del collega di cui sopra, a mio avviso, delegittimano la categoria intera, oltre ad approfittare della buona fede delle persone che vivono, loro malgrado, momenti delicati della propria esistenza.Grazie sin d'ora per l'attenzione.
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24/05/2009, ore 09:54
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