Un recente servizio di striscia la notizia ha evidenziato un fenomeno poco conosciuto: la tossicità dei rubinetti fabbricati in Cina, ovviamente senza il rispetto dei più elementari standard di sicurezza in fatto di composizione chimica dei rubinetti. Nel momento in cui il consumatore acquista articoli di rubinetteria a basso prezzo non può sapere cosa ci sia dietro. Tali rubinetti con il passare del tempo tendono a rilasciare nell'acqua sostanze tossiche quali il piombo. Non sarebbe quindi opportuno che i venditori indichino la provenienza dei loro articoli??? Mi auspico provvedimenti a riguardo. E' in ballo la salute di noi tutti!
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11/04/2010, ore 14:05
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12/04/2010, ore 10:15
ma più che altro non sarebbe opportuno VIETARE l'importazione e la commercializzazione di prodotti pericolosi? |
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12/04/2010, ore 10:17
Eh....insomma vietare tutti o quasi i prodotti cinesi :) Difficile farlo...i prodotti economici hanno un mercato non indifferente...da quando poi hanno abolito i dazi doganali ne siamo invasi. |
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12/04/2010, ore 10:42
prodotti economici.... ma tu compreresti una bicicletta cinese, alla quale per risparmiare non hanno messo i freni?il marchio di conformità all'omologazione europea non conta proprio niente?per esempio se circolo in moto con un casco non omologato, mi danno la multa, un idraulico che installa un rubinetto tossico, magari non sarebbe soggetto a sanzioni, come il rivenditore di caschi che li può vendere anche solo come copricapo, ma non può essere denunciato da chi è rimasto intossicato? qui l'eventuale incidente non sussiste, abbiamo la precisa volontà di utilizzare materiale non idoneo.... tra l'altro per i giochi dei bambini non conformi mi sembra che ci siano state in passato sanzioni agli importatori.....solo per il rischio di ingestione di piccole parti.... |
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12/04/2010, ore 13:28
sono totalmente d'accordo con gustavo.qui non è questione di fermare gli accordi economici con la cina, ma di evitare l'importazione e la commercializzazione di prodotti dannosi, che da noi non potrebbero essere prodotti nè omologati nè commercializzati.se poi un prodotto di identica qualità viene dalla cina a prezzo dimezzato, nessuno pensa di vietarlo. |
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12/04/2010, ore 13:53
Io sono d'accordo con voi e personalmente non compro nulla di cinese. Ma credete che chi invece compra questi articoli, come giocattoli non a norma non lo sappia? Poi il mio pensiero era un altro: come fare a distinguere rubinetti tossici dagli altri? che vietino l'importazione di questa roba sarà un po' difficile... |
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