A breve la sede della mia azienda verrà spostata e a me proposto un cambio di contratto, attualmente lavoro a circa 45 km da casa, mentre la nuova sede sarà a 90 km. Secondo voi posso in qualche modo ottenere dall'azienda un indennizzo per le spese extra sostenute oppure no? Nel caso decidessi di non accettare il cambio di contratto potrei negoziare almeno una buonuscita per dare le dimissioni? Verrei licenziato per giusta causa?
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13/08/2010, ore 11:19
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15/08/2010, ore 09:15
entrambe le ipotesi sono applicabili, almeno in teoria. dipende anche dagli accordi con le Rsa, che potrebbero renderti più appetibile l'una o l'altra. In tutti i casi, ti suggerisco un colloquio individuale con la direzione risorse umane, per chiedere cosa sia preferibile nel tuo specifico caso. |
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01/09/2010, ore 11:44
GRazie della risposta. L'obiettivo del personale è quello di mantenermi a lavorare per loro(il progetto per cui lavoro è parecchio redditizio e ci lavoriamo solo in 3), alle loro condizioni, giocando sul fatto che cambiare adesso è un rischio per me. Io vorrei solo trovare il modo migliore per avere qualche "vantaggio" economico che ammortizzi un po le spese di viaggio. |
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01/09/2010, ore 11:49
beh, almeno puoi provare a chiedere se è previsto che ti venga rimborsata la differenza come "rimborso" chilometrico.... chiedere non costa nulla!!! |
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