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salve,vorrei delucidazioni in merito a questo argomento:in passato(anno 1990) io e la mia famiglia abbiamo acceso un mutuo in franchi svizzeri per la costruzione di una casa,poi successivamente ci fu la svalutazione della lira e quindi l'aumento consistente della rata semestrale del mutuo...non vi dico cosa passammo in quegli anni...(finimmo di pagarlo nel 2001 e conservo tuttora tutte le ricevute)ora vorrei che tutto questo venisse controllato poiche' noi ci siamo sempre fidati dell'operato delle banche,ma credo che abbiamo commesso un grave errore...la domanda ed il consiglio che vi chiedo e' il seguente:quale procedura devo seguire per fare un controllo approfondito della cosa? premetto che ho cercato di rivolgermi a delle aziende private,ma con richieste di danaro per noi proibitive in questo momento...vi chiedo se mandare alla banca il modulo di rimborso senza aver fatto nessuna verifica puo' portare a delle conseguenze e puo' incrinare i rapporti con la stessa...grazie...

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Devi specificare di che rimborso parli. Posso dedurre che si tratti di anatocismo. Fammi capire, senza polemica, cosa sai dell'anatocismo, cioè il calcolo degli interessi sugli interessi?

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sicuramente poco e non ho nessuna intenzione di fare polemiche naturalmente...vorrei soltanto appunto che venisse controllato l'operato della banca in quegli anni,poiche' in quei periodi sembra che le banche abbiano applicato degli interessi sugli interessi troppo elevati,sia per quanti riguarda erogazione di mutui e sia sui c/c ordinari con affidamenti....sbaglio?

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Allora. Applicare interessi troppo elevati sugli interessi, di per se non configura nessun reato, Dal 1996 vi è una legge sulla soglia oltre la quale gli interessi diventano usurai, attenzione, non gli interessi "troppo elevati" ma interessi che superano un tasso PRECISO. Calcolare, invece gli interessi sugli interessi, in effetti sino a aprile 2000 non era permesso. Chiaramente stiamo parlando dello scoperto di conto dove ogni trimestre venivano calcolati gli interessi, sommandosi e non certamente su prestito con un piano di ammortamento (alla francese). In un PDA non esistono interessi su interessi, ma la differenza tra il tasso nominale annuo, dalla cui applicazione viene fuori la rata ed il tasso annuo effettivo, per effetto (chido scusa) per frazzionamento del pagamento. In sostanza se la rata del prestito era annuale, il TAN ed il TAE sono uguali, man mano che il frazzionamento diventa sempre più stretto, il TAE diventa leggermente + alto del TAN. Molti "furbi" hanno giovaco sul fatto che tanti e tanti anni addietro sul ctr di prestito veniva indicato esclusivamente il TAN, per cui attaccavano causa, senza sapere che la differenza con il tassoeffettivo annuo è minimo e di soldi da riavere sono pochi.

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se non ti hanno mai addebitoato interessi di mora, è impossibile che con un mutuo ci sia anatocismo. se ti hanno applicato interessi di mora, calcolandoli anche sulla quota interessi e non solo sulla quota capitale, potrebbe esserci anatocismo.

il tuo grosso problema non è l'anatocismo, e quasi sicuramente nemmeno il tasso usura.

il tasso usura è abbastanza facile da verificare per un mutuo: devi confrontate il tasso di volta in volta applicato (considerando anche eventuali spese) con il tasso soglia, riportato nel file excel che trovi sul sito di Banca d'Italia.

il tuo grosso problema è che hai stipulato un mutuo in valuta, e sei "vittima" della variazione del cambio CHF/Euro.

La tua banca andrebbe condannata perchè ti ha consentito di stipulare un contratto del quale un normale utente bancario non è in grado di capire i rischi!!!!!! se poi anche tu ci hai messo del tuo non lo so...

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Allora, tornimo all'argomento. Perchè hai fatto un mutuo in CHF? Tasso + basso? Ci sarà stata una molla che ti ha fatto scattare l'idea? In effetti nel 1990 i tassi sui mutui in lire erano alti. Chiaramente avendo chiuso il tutto nel 2001 l'euro non c'entra una mazza di niente, per cui diamo la colpa alla lira debole. Infine, una storiellina. In quei anni, andavano di moda sti' mutui (molti in Marchi), perchè i tassi erano veramente molto + bassi e chi vendeva sti' mutui non erano la banche italiane ne tanto meno i colleghi ma apposito "venditori" (diciamo così). Un caro amico socio di una cooperativa, mi pregò di partecipare all'assemblea dei soci convocata per decidere il mutuo ed all'assemblea era presente uno di questi soggetti "venditori", portato da un condomino abbagliato dai tassi bassi. Ho convinto l'assemblea a lascia perdere e fare un normale mutuo in lire (si vede che le mie spiegazioni sono state convincenti). Il bello della storia è il mio amico non mi ha mai ringraziato della scelta da me consigliata, seppur mi raccontava che hanno fatto un affare a non stipulare un mutuo in marchi

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