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Ciao a tutti,vi scrivo per segnalare una situazione che, a mio parere e anche a parere di molti utenti online, ha della farsa.Si parla delle assicurazioni RC auto e della legge Bersani. In questi giorni mi sto informando presso le maggiori assicurazioni per stipulare una polizza auto RC per una nuova auto che mi arriverà a giorni.Io sono già titolare di un contratto di assicurazione per la mia vecchia auto e sono in classe 8, ma sfruttando l’acquisto della nuova auto e avendo in famiglia un familiare (mio papà) con una classe di merito migliore (la prima!) ho pensato di avvalermi della famosa legge Bersani.Ebbene siamo alla pagliacciata. Infatti facendo i preventivi online o telefonici con le maggiori assicurazioni (ho contattato Direct Line, Zuritel, Genialloyd, Quixa e Dialogo) mi sono accorto che in tutti i casi mi conviene tenere la mia assicurazione in 7° classe piuttosto che avvalermi della legge Bersani e passare in prima. Come?Il mio stupore si è trasformato in amarezza quando mi hanno spiegato il perché (non sono l’unico, ho scoperto che il web è pieno di gente che si sente presa per i fondelli). In realtà il motivo mi è stato spiegato in dettaglio solo dalla Direct Line, le altre compagnie si sono limitate a dirmi che il premio si calcola badando a diversi fattori, non solo alla classe di merito, e per questo motivo situazioni assicurative diverse davano luogo a premi diversi anche se in apparenza illogici. La questione è questa: se mi avvalgo della legge Bersani acquisisco la prima classe di mio padre ma il mio storico assicurativo viene azzerato. Perciò risulta che io non ho mai avuto contratti assicurativi fino ad oggi, che non sono stato assicurato negli ultimi 5 anni. E questo fa lievitare enormemente il premio fino a rendere la prima classe più cara di una settima. Mi sembra un semplice escamotage (l’ennesimo) delle compagnie assicurative per fare più soldi sulle spalle di noi onesti consumatori. Di fatto tutta la novità e la convenienza della legge Bersani è azzerata da questo provvedimento (rimane una convenienza solo per chi si assicura veramente per la prima volta e qindi dovrebbe partire dalla 14° classe). Inoltre penso che questo trucco non abbia alcun senso: io negli ultimi 6 anni sono stato assicurato, non ho causato nessun incidente e ho pagato regolarmente tutti i premi. Perché l’applicazione della legge Bersani dovrebbe negare tutto questo?Non so se questa situazione era prevista della legge o se è stato un trucco trovato successivamente dalle compagnie assicurative per aggirare la legge. Nel primo caso forse l’informazione sulla legge è stata un po’ troppo leggera, forse invece di sbandierarla come la panacea di tutti i mali riguardanti i premi RC auto si doveva specificare che andava a recare giovamento ai soli neopatentati. Nel secondo caso penso che bisognerebbe agire contro le assicurazioni. In entrambi i casi un po’ di informazioni in più al cittadino andrebbero date.

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purtroppo non si può imporre tutto per legge.è chiaro che le compagnie cercheranno di trattare meglio chi entra con un attestato del rischio immacolato (es nessun incidente negli ultimi 5 anni) piuttosto di chi entra grazie al decreto bersani senza avere (di fatto) uno storico alle spalle.tra l'altro ritengo lo spirito del decreto molto ingiusto perchè non mette tutti i neopatentati sullo stesso piano... perchè chi ha in famiglia un altro guidatore in classe 1 dovrebbe essere trattato meglio di chi non ha in famiglia un altro assicurato o non è in classe 1?in ogni caso "l'aggiramento" delle norme è avvenuto anche con altre liberalizzazioni di bersani, ad esempio coi mutui: l'avvento della surroga ha fatto in modo che le banche cercassero di alzare comunque gli scudi, imponendo polizze, costi iniziali, prodotti accessori e facendo di fatto sparire il tasso fisso.

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Hai perfettamente ragione, ma io ho un attestato di rischio immacolato!Ho 6 anni di assicurazione senza sinistri, eppure se applico la legge Bersani questi mi vengono annullati!

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eh sì perchè se presenti il tuo attestato di rischio.... non potresti usufruire del "decreto bersani" visto che hai già una classe cu assegnata.questi aspetti non mi sono piaciuti fin dall'inizio, e l'ho fatto notare ma sembrava che parlassi di qualcosa di extraterrestre.ora tutti i nodi vengono al pettine.

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SALVE,A PROPOSITO DELLA LEGGE BERSANI, è INNEGABILE CHE QUANDO SI TOCCANO GLI INTERESSI DELLE GRANDI COMPAGNIE CON LEGGI AD "HOC"SUBITO LE STESSE SI ADOPERANO PER AGGIRARLE CON QUALCHE ESCAMOTAGE AL FINE DI FAR RIMANERE INVARIATA LA LORO REDDITIVITà INIZIALMENTE COMPROMESSA DALLE LEGGI STESSE PENSATE A TUTELA DEI CONSUMATORI.COMUNQUE MAGARI IMPARIAMO A FARE I NOSTRI DI INTERESSI, SPESSO MI è CAPITATO, LAVORANDO IN UN SETTORE CHE HA SPESSO A CHE FARE CON LE ASSICURAZIONI, CHE TALUNI IN CASO DI LIEVE SINISTRO PREFERISCONO PAGARE DI TASCA PROPRIA PUR DI NON VEDERE AUMENTARE LA TARIFFA ASSICURATIVA.QUESTO è SBAGLIATISSIMO, SIA PERCHè PAGHIAMO PROFUMATAMENTE PER IL SERVIZIO ASSICURATIVO, E NEMMENO POCO, PER CUI DOBBIAMO SFRUTTARLO ANCHE PER SINISTRI DI POCHE CENTINAIA DI EURO SE NON MENO, SIA PERCHè IL FAMOSO " BONUS-MALUS" è UNA AUTENTICA FREGATURA IN QUANTO A CAUSA DEI CONTINUI AUMENTI DELLE POLIZZE ASSICURATIVE IL COSTO DELLE STESSE AUMENTA OGNI ANNO INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE SI SIANO O NO DENUNCIATI SINISTRI.FACCIAMOCI FURBI E IMPARIAMO A TUTELARE I NOSTRI DIRITTI........!!!!

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sì facciamo i furbi... non pago un sinistro da 200 euro e poi mi ritrovo aumenti di 50-60 euro per i prossimi anni, finchè non recupero la vecchia classe.se il danno è piccolo conviene pagare il sinistro e mantenere la classe di merito.ad esempio se mi trovo in classe 4, con un sinistro vado in 6 mentre ripagando il sinistro personalmente mi troverò in classe 3; 3 classi si fanno sentire eccome, e non solo il primo anno, dato che l'anno successivo sarò in 2 contro la 5, poi l'anno dopo in 1 contro la 4 e così via per i 3 anni successivi. per 6 anni mi trovo a pagare di più (e ancora di più per le classi più elevate).certo se uno è già in classe 1 probabilmente non cambia granchè, visto che dopo 2 anni recupero ancora la vecchia classe (sempre che non esistano altre classi di merito interne ancora più vantaggiose, ecc...).

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