Almeno il 50% degli Italiani fa uso di farmaci classificati come tali.

Per avere queste conoscenze,non è necessario seguire corsi di informazioni medico scientifiche,ma basta dedicare 15 minuti, e nemmeno tutti i giorni a trasmissioni come TG2 salute,per parlare della più semplice e facilmente fruibile anche dai non normodati di materia grigia.

Curare la cultura prima della salute.

In deroga alle condizioni generali,la copertura ha per oggetto la rinuncia alla azione di rivalsa anche quando è stata applicata la sanzione definitiva ai sensi degli art.186 e 187 del nuovo codice della strada.

A mio avviso tuttavia se c'è piena consapevolezza,o divieti espliciti a mettersi alla guida,può scattare il dolo o la colpa grave.

Il farmaco riporta una nota che è necessario prestare attenzione ma non ne vieta l'uso. La stessa cosa è scrotta ad esempio sui comuni analgesici.Cosa succede in questo caso ?

Per eliminare il dolo o la colpa grave vi sono assicurazioni supplementarr ?

Nessun contratto è lecito se la causa è illecita.

E' punibile e perseguibile l' eventuale abuso di una sostanza e non l'uso di essa, sopratutto se essa è prescritta da un medico e ha finalità strettamente terapeudiche con posologia anessa.

Ovvio che se a seguito di sinistro lo stato psicofisico risultasse alterato al tal punto da compromettere la capacità del soggetto di guidare di solito le Compagnie hanno discrezione di ponderare una eventuale rivalsa, la cosa migliore in una circostanza tipo quella descritta io consiglierei al soggetto di farsi certificare dallo specialista che l'ha in cura che può guidare l'auto, anche se poi basta sbagliare la posologia del farmaco per configurare l'abuso con i rischi annessi.

Ricapitolando e sintetizzando, L'ABUSO! e non l'uso terapeutico è perseguibile, anzi se la prescrizione medica consiglia una certa posologia, anche l'eventuale arbitraria riduzione del farmaco può alterare lo stato psicofisico.