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Il governo ormai non c'è e già non c'era più ,e questo era ormai evidente. Un governo nato per gestire alcune emergenze, per consentire l'approvazione di una nuova legge elettorale, tenere i conti, evitare nuovi salassi (imu, iva) e rilanciare l'economia. Ebbene questo governo del fare in realtà è stato un governo del rinviare; nessuna iniziativa degna di nota, nessuna riforma nemmeno impostata, nessuna discussione sulla legge elettorale, solo rinvii. Il risultato? Conti ancora peggiori, dati economici disastrosi, altri richiami dall'Europa su questioni mai risolte.

Ora spero che i sinistri non ne approfittino come al solito per parlare del nulla, di Berlusconi, di chi sono le colpe, ecc; ormai era solo questione di tempo e di un episodio che potesse dare all'una o all'altra parte la scusa di uscire dalla maggioranza accusando l'altra parte. Non facciamoci risucchiare da questo giochino, il governo poteva solo vivacchiare ma non stava portando avanti assolutamente nulla di utile, costruttivo e lungimirante.

Ce la faremo a dire qualcosa di costruttivo? Quali prospettive ora? Sento ancora parlare di legge elettorale.. ma scusate in questi mesi perchè non è stato fatto nulla? E davvero si pensa che la legge elettorale da sola possa essere la soluzione, sempre che si trovi una proposta condivisa? Purtroppo senza riforme Costituzionali la legge elettorale è solo un pretesto perchè al senato è quasi impossibile una maggioranza senza accordi, ed una legge elettorale perfetta semplicemente NON ESISTE.

Che cosa si vuole fare? Quali sono le proposte? Come gestiamo una pubblica amministrazione costosa ed inefficiente? Come eliminiamo burocrazia per consentire alle imprese di lavorare e non correre dietro alle scadenze fiscali e burocratiche? Come aggrediamo il debito pubblico? Come eliminiamo gli sprechi e come razionalizziamo gli enti locali per diminuire i costi? Come investiamo ancora in infrastrutture e come interveniamo sul costo del lavoro per rendere competitivo il nostro paese? Cosa facciamo per avere una giustizia che funziona e per finirla con l'ipocrisia di indulti ed aminstie per via delle carceri piene, quando poi si vogliono fare nuove leggi ed inasprire le pene?

Queste sono le cose di cui parlare, il resto è solo puro teatrino. Per una volta proviamo a sottrarci da questo teatrino (anche se, sinceramente, ne dubito fortemente.... perchè attendo i soliti interventi di Bretagna, Gustavo, Patos; ma sono prontissimo a ricredermi).

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Mi spiace ma non vado a leggere argomenti chilometrici inconcludenti scritti da fanatici.

Ad oggi ciacuno può pensare che il governo sia più o meno forte, ma il punto è un altro: PER FARE COSA? QUANDO? E COME?

Finora non è stato fatto NULLA e non c'è NULLA in cantiere, non c'è una sola proposta condivisa e concreta, una sola soluzione a qualche problema. IL VUOTO ASSOLUTO.

Quest'anno perdiamo circa 2 punti percentuali di Pil rispetto agli altri paesi europei, l'unico dell'area euro a non crescere. L'anno prossimo, se cresceremo, lo faremo di zero virgola, guardando ancora da lontano gli altri. Se ogni anno perdiamo 1-2 punti rispetto agli altri, tra 20 anni dove saremo? E stiamo qui a festeggiare se il Pil cresce di zero virgola, con record di debito pubblico e disoccupazione?

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La mia risposta è stata di due righe e non aveva connotati fanatici,

In uno stato liberista la politica deve dare il meno regole possibile, Ora che il governo è più debole, gli imprenditori, quelli veri, devono dimenticare il sogno della politica e fare il loro mestiere.


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Il punto è, Gustavo, che lo Stato, questo Stato... neanche ti permette di fare il tuo mestiere. Non solo non agevola né semplifica, ma ti mette pure i bastoni tra le ruote.

...dateteci un Paese normale e vi facciamo vedere noi di cosa siamo capaci, diceva proprio ieri Squinzi

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Inutile continuare a recriminare sul fatto che a questo punto ci hanno portato gli imprenditori e i banchieri, senza far nomi specifici, ripetendo a oltranza la parola liberismo. E loro stessi si sono invischiati nelle loro stesse "novità": come bancario, ogni giorno incoccio in trasparenza, antiriciclaggio, usura, D.Lgs. 81, D.Lgs 231 con implicazioni in tutta l'attività e reportistica agli organi di vigilanza. E poi mi dicono che sto dietro la scrivania a passar carte (nella migliore delle ipotesi!),

Non è solo per avere vent'anni di meno che vorrei ritornare ai controlli operativi sulla rete periferica, sui quali ho lavorato per anni!

Ora bisogna cambiare, ci mancherebbe altro, e i primi punti da affrontare sono lo sviluppo e l'occupazione, specialmente giovanile.

Come per la legge elettorale, in non pochi casi il ritorno (spesso automatico, proprio come nel caso della legge elettorale) sarebbe un passo avanti.

In uno stato liberista la politica deve dare il meno regole possibile, Ora che il governo è più debole, gli imprenditori, quelli veri, devono dimenticare il sogno della politica e fare il loro mestiere.


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In uno stato liberista la politica deve dare il meno regole possibile,

Sante parole, il problema è che in Italia pure le semplificazioni sono una nuova legge con nuove regolamentazioni! Ogni volta che sento la parola semplificazioni sudo freddo perchè si aggiungono adempimenti e scadenze, complicando la gestione dell'attività.

A questo punto ci ha portato la politica, non gli imprenditori, a cui lo Stato continua a mettere i bastoni tra le ruote.

Ma su questi punti continuo a non sentire nulla di concreto.

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