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Panorama: Corte dei Conti esaminaarbitrati di Di Pietro "non convenienti"Il leader dell'Idv, all'epoca ministro, si sarebbe rivolto ad arbitripagati «lautamente» anziché aspettare l'esito di cause civili Commenti Invia Stampa ROMA (4 giugno) - Un contenzioso con un imprenditore delle Marche al quale vengono revocate le concessioni. Una sentenza di tribunali civili e amministrativi a favore dell'imprenditore, la possibilità di quantificare il risarcimento a costo zero. E la decisione di Antonio Di Pietro, ai tempi ministro delle Infrastrutture, di incaricare invece arbitri «pagati lautamente». Per questo, secondo Panorama in edicola domani, la procura della Corte dei Conti si starebbe interessando di tre arbitrati (soluzione delle controversie civili e commerciali affidata a giudici privati) non convenienti per le casse dello Stato. Il caso. «In particolare - dice una anticipazione del settimanale - Di Pietro si sarebbe affidato agli arbitri per risolvere il contenzioso con Edoardo Longarini, imprenditore edile marchigiano». La vicenda riguarderebbe le concessioni per il piano di ricostruzione post bellica delle città di Ancona, Ariano Irpino e Macerata, affidata negli anni settanta a Longarini. Negli anni novanta - secondo Panorama - Longarini «ha problemi con la giustizia e il ministero gli revoca le concessioni. L'imprenditore ricorre e tribunali civili e amministrativi gli danno ragione. Però a quantificare il risarcimento devono pensare altri giudici. Per conoscere l' entità del danno basterebbe aspettare l'esito delle cause civili, a costo zero. Ma Di Pietro e i suoi esperti decidono di incaricare gli arbitri, da pagare lautamente».

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EMEROTECA MEGARIDE.IT- Archivio Articoli 1998/2006- I Feuilleton di Terronia Felix- Editore del giornale- direzione e redazione- gli e-book di Megaride UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLIFIRMA E DIVULGA LA PETIZIONE www.petitiononline.com/2008navy/petition.html UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI "mamma" della MARINA MILITARE ITALIANA--------------------------------------------------------------------------Contattami su Facebook! LE NOSTRE VIDEO-NEWS L'archivio delle video-news e delle interviste filmate per "La Voce di Megaride" è al link http://www.vocedimegaride.it/Fotoreportages.htm********* SOMMARIOArte e spettacoloAttualitàComunicati stampaCopertinaCron(i)che NapolitaneDenunce ed appelliEconomia e sviluppoEditorialiEventi socio-culturaliFotoreportages & videoNewsGiustiziaIdentitàLettere al DirettorePersonaggiPiove (Governo ladro)Pizza e mandolinoPoliticaRassegna stampaSegnalazioni utiliSocietàStoria-Miti-EroiTurismo GIORNALISTI E GIORNALAI LETTI DAMaurizio Blondet www.effedieffe.com Giordano Bruno Guerri www.giordanobrunoguerri.it Angelo Jannone www.discutiamoneinsieme.com"mamma Rai" www.rai.it "zia Mediaset" www.mediaset.it Corriere della Sera www.corriere.it Italiani Liberi www.italianiliberi.it PANORAMA www.panorama.it ROMA www.ilroma.net Il Mattino www.ilmattino.it Il Giornale www.ilgiornale.it Il legno storto www.legnostorto.com Il Cassetto www.ilcassetto.itInformazione e Cultura araba www.arabcomint.com SFIZIOSITA' IN RETE Il traduttore online dall'italiano al napoletano http://www.napoletano.info/auto.asp*********Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso. MENU- Home di questo Blog- Aggiungi ai preferiti I MIEI BLOG AMICI- Antimo Ceparano- Gennaro Capodanno- Core Napulitano- confucio napulitano- pro-ztl-vomero- Observatorio- a mia sorella- Arthemisia-G- C'era una volta...- Beatrix- Il Borgo- save children- Ferdinandea- S.O.S. 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Tutti questi pm hanno in comune il disprezzo della Giustizia e della dignità dei cittadini e un mantello nero come la pece che ne rappresenta magnificamente il colore del loro animo dannato. In questa progenie di mutanti del ‘92, s’inserisce a pieno titolo Luigi De Magistris ch è candidato dal rozzo, furbo ed avido Di Pietro Tonino alle elezioni europee. Diciamo, per dovere di cronaca ed onestà morale che già una poltrona il De Magistris se l'è guadagnata sul campo: la poltrona di peggiore magistrato italiano della nostra recente storia. La sua "avventura"inizia nel 1996, quando s’insediò nella Procura di Catanzaro e si occupò di reati contro la pubblica amministrazione. Il fatto saliente, che sfugge a Tonino e ai robespierre di Anno Zero è che nessuno dei suoi indagati è stato mai condannato per reati, appunto, contro la pubblica amministrazione. Nemmeno uno. Mai. Il nostro"eroe" ha perso tutti i processi da lui istruiti tra i pochissimi che non si sono arenati prima ancora di giungere in dibattimento. Cancellati, polverizzati, distrutti da Gip, Organi del riesame, Corti d'appello, di Cassazione, Tribunali, chiunque abbia avuto modo di verificare l'incredibile imperizia di questo pm che con le sue inchieste totalmente fallimentari - ma ben orchestrate sui giornali - prima di scoppiare poi come bolle di sapone, ha distrutto vite, famiglie, imprese, posti di lavoro e reputazioni. Tutto questo anche facendo spendere milioni di euro (elezioni in pectore?) per consulenze allucinanti (vedi caso Genchi) e così pure rifondere tutti gli innocenti ingiustamente incarcerati in anni di disinvoltura scandalosamente impunita o meglio: premiata, adesso, con una candidatura che rappresenta la fuga finale da una corporazione che lo stava progressivamente espellendo. Luigi de Magistris è stato candidato da di Pietro nonostante Massimo Di Noia, avvocato storico proprio di Di Pietro, ebbe ad invocare provvedimenti disciplinari contro de Magistris appena due anni fa. La stessa Magistratura chiederà provvedimenti nelle sedi opportune. Basti leggere, per esempio, il parere con cui il Consiglio Giudiziario si espresse sulla nomina di De Magistris a magistrato della corte d'appello: doveva essere un passaggio scontato, solo un timbro per consacrare una progressione in carriera che i Consigli giudiziari tendono di solito a rilasciare in positivo:i magistrati giudicati negativamente di norma non superano l'uno per mille del totale. Ma nel caso del De Magistris, il 18 giugno 2008, il relatore Bruno Arcuri fece suonare una musica che raramente si era sentita in una sede come quella: “Prendendo possesso del mio ufficio di Procuratore generale, iniziavo la mia esperienza in Calabria con vivo interesse per il dr. De Magistris dopo aver letto (letto!) di lui sulla stampa (stampa!) e averlo visto in televisione (televisione!). Fui subito colpito dalle notizie che andavo apprendendo presso i colleghi tutti: i procedimenti da lui istruiti contro i cosiddetti colletti bianchi erano quasi tutti abortiti con provvedimenti di archiviazione, con sentenze di non doversi procedere e con sentenze ampiamente assolutorie. Voci che mi stupirono perché in contrasto con la rappresentazione che ne davano i media” (i media, On. Santoro! i media!). Seguiva un'analisi attentissima e scrupolosa che denotava "una serie numerosissima di insuccessi",la <>,<>.<>,questo mentre De Magistris, ogni volta,<> .Poi l'affondo del Procuratore Generale: "di fronte ad una tale patologia, forse unica nel panorama delle iniziative di un pm, a meno di configurare una magistratura disattenta se non collusa con centri di potere criminale(come ha configurato De Magistris con esternazioni mediatiche) non sfugge ad un’alternativa secca: o le persone indagate sono tutte esenti da responsabilità personali o i giudici di Catanzaro sono tutti non professionalmente idonei o corotti>>.<>… e questa, mai pubblicata come tutto il seguito, è solo la relazione introduttiva. Il parere finale, reperibile nel fascicolo di De Magistris è a tal punto esplicito da meritare un'altra citazione testuale: <> <> <>.La conclusione del Consiglio fu clamorosa: < <>. Il Consiglio giudiziario, oltretutto, aveva preso in esame solo il < periodo 2002-2008 e aveva quindi tralasciato i devastanti buchi nell'acqua fatti da De Magistris a partire dal 1996, quando gli addetti ai lavori a Catanzaro cominciarono a soprannominarlo<>. Il magistrato il 12 luglio rispose alla bocciatura nel solito modo: denunciando. Preparando cioè carte bollate contro chi si era permesso di criticarlo o contraddirlo. <, cioè. denunziò il Consiglio giudiziario, il cui parere pure sarà condiviso dal CSM. Poi, negò la pura evidenza:<> Ma di questi provvedimenti non ne citò neanche uno. In compenso scrisse questo: <> <> Tanti elettori,se possibile.Denunciare i colleghi che avevano respinto i suoi provvedimenti per De Magistris era una regola sistematica già da anni: ha denunciato gip, giudici del Riesame, magistrati d'Appello e di Cassazione. Il tutto per decisioni sgradite, ma contro le quali, spesso, non ha mai neppure proposto impugnazione. Invece di fare ricorso, cioè, denunciava direttamente i giudici. De Magistris ha denunciato un avvocato generale dello Stato che aveva revocato un suo procedimento; revoca poi confermata dalla Cassazione. Ha denunciato un ispettore che aveva rilevato gravi irregolarità nella gestione della sua inchiesta Toghe lucane. Ha denunciato un pm di Matera che lo aveva messo sotto indagine. Ha denunciato il Presidente del tribunale del riesame di Catanzaro che aveva annullato diverse sue richieste d'arresto: annullamenti poi confermati dalla Cassazione. De Magistris ha inquisito la madre di una sua collega di tribunale, Mariateresa Carrè, prima che ovviamente fosse prosciolta; poi ha indagato anche il marito della collega prima che fosse prosciolto pure lui.Ha indagato il marito del giudice Abigaille Mellace senza neppure iscriverlo nel registro degli indagati e chiedendone pure l'arresto: richiesta respinta dal gip, dal Tribunale della libertà e dalla Corte di Cassazione; la casa della collega fu tuttavia perquisita. De Magistris, ai magistrati di Salerno racconterà di quest'ultima sua indagine omettendo che il marito della collega era stato completamente assolto. I magistrati di Salerno, sul punto, non gli fecero domande. Forse già sapevano e sennò lo ripeto che nelle indagini sulla pubblica amministrazione fatte da Luigi De Magistris a Catanzaro nessuno è stato mai condannato. Nessuno. Mai. Ormai sono in tre a difendere questo squilibrato (parole del Procuratore generale e del Consiglio): il comico svanito Grillo, l'ex pm amministratore di fondi milionari assieme alla moglie e la velina falsa vittima di mafia novella giustizialista da romanzo d’appendice. Tutti tre politicizzati e politicanti. Questo squilibrato impomatato avrà l'immunità e l'impunità che gli darà Tonino col seggio parlamentare... intanto, resta sul seggio del pm più inutile e dannoso d'Italia. Percosso da brividi al cospetto del panorama politico futuro, il mio pensiero donchisciottesco ma genuino va con affetto prorompente all’uomo-mito Bruno Contrada cui sono grato per gli insegnamenti silenziosi degli autentici VALORI umani e professionali, completamente profanati, stracciati, annientati sotto gli zoccoli degli scalpitanti “Italiani dei Valori… bollati”! Trackback: 0 - Scrivi Commento - Commenti: 1 Condividi e segnala - permalink

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