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Nuovi guai per VendolaMercoledí 31.08.2011 11:21Di Nino SangerardiCresce a dismisura il monte debiti del Gruppo San Raffaele di Milano. Un miliardo e 476 milioni di euro, al 30 giugno 2011. Si evince dall’ultima rilevazione, due giorni fa,sottoscritta da Deloitte Consulting spa e consegnata ai vertici della Fondazione San Raffaele Monte Tabor ,presidente Don Luigi Verzè. Quest’ultima proprietaria di fatto, insieme alla non trasparente Associazione Monte Tabor con a capo Don Luigi Verzè, della multinazionale sanitaria San Raffaele. L’incremento della debitoria emerge dalle garanzie concesse dalla Fondazione milanese in favore delle società della compagine San Raffaele:431 milioni di euro legati a operazioni di factoring e leasing.Il patrimonio netto,secondo Deloitte Consulting,stante i principi contabili riferiti alle società per azioni,risulta negativo per 210 milioni a fronte dei 28 milioni registrati in precedenza. Il consiglio di amministrazione della Fondazione Monte Tabor, presieduta da Don Lugi Verzè, ha conferito a Maurizia Squinzi( ex Rizzoli- Corriere della Sera,direttore di Kerself spa) la carica di dirigente amministrazione e finanza dal 1° settembre 2011.Prossima riunione del cda il 5 settembre per analizzare il progetto di ipotetico risanamento, con l’obiettivo di definire entro il 15 settembre, data concessa dalla Procura della Repubblica di Milano, una soluzione tecnica che “... consenta di marcare la necessaria discontinuità gestionale pur garantendo la continuità dello spirito della Fondazione”.I debiti chi li paga: lo Stato o le banche creditrici o i 4 mila dipendenti o gli adepti di Don Verzè? Domande senza risposte che però interessano la Regione Puglia considerato che presidente e giunta regionale hanno stipulato con la Fondazione Don Luigi Verzè un contratto societario.La conferenza stampa sul mega ospedale “ San Raffaele del Mediterraneo” che si dovrebbe costruire a Taranto, tenuta l’1 agosto scorso dal presidente Nichi Vendola(Sel) e dall’ assessore regionale al Bilancio Michele Pelillo(Pd), non sposta di un millimetro il pasticcio politico e sanitario denominato Fondazione San Raffaele del Mediterraneo. Sodalizio costituito il 27 maggio 2010 dalla Regione che sceglie quale unico socio la Fondazione San Raffaele Monte Tabor. Inspiegabilmente restano fuori dal consiglio di amministrazione della Fondazione sia il Comune della città jonica che l’Asl.Vendola e Pelillo--notata l’eclatante assenza all’incontro con i giornalisti dell’assessoreregionale alla Sanità Tommaso Fiore--hanno affermato che “Il bando del nuovo ospedale tarantino sarà pubblicato dopo le opportune verifiche che la Fondazione San Raffaele del Mediterraneo verificherà con il management del San Raffaele di Milano per avere certezza e garanzia di continuità del progetto di sperimentazione gestionale”. E se il San Raffaele di Don Verzè precipita nel fallimento? Presidente e assessore rispondono così:” La Regione continuerà nell’investimento di 200 milioni per garantire a Taranto un ospedale pubblico di alto livello e, ovviamente, cambierà la natura della Fondazione pugliese”.Don VerzèChe dire? Appena il 24 aprile 2011 il Governatore Vendola senza tentennamenti proclama:” Se l’esperienza del San Raffaele dopo tre anni di sperimentazione dovesse essere fallimentare Regione e Asl si riapproprieranno di tutto. Non è che abbiamo scelto il San Raffaele per regalargli i soldi: è l’Irccs numero uno secondo le statistiche dell’Organizzazione mondiale della salute,ci siamo rivolti a quelli perchè sono al primo posto,diciamo dal punto di vista della qualità scientifica,del lavoro svolto”. Ma come, un comunista e cattolico,dentro la ricca nomenklatura partitocratica da troppi anni, che in qualità di presidente di una regione di 4 milioni e 146 mila abitanti non s’informa riguardo la consistenza economica e societaria di un soggetto come il San Raffaele del Monte Tabor?Non fa svolgere da un addetto stampa qualsiasi il report elementare in merito al curriculum ecclesiastico e giudiziario di Don Luigi Maria Verzè, sodale del cavalier Silvio Berlusconi?E quindi sottoscrive l’accordo inerente il nosocomio San Raffaele del Mediterraneo. Due volte volte,anno 2010 e anno 2011, slitta la posa della prima pietra. L’assessore Pelillo e il presidente Vendola niente hanno detto sulla questione rilevante che consiste in ciò : dato che la Fondazione San Raffaele Monte Tabor non è una onlus bensì un’impresa commerciale,stante la sentenza del Consiglio di Stato, perchè la Regione Puglia non ha indetto appalto pubblico per la progettazione e gestione del complesso ospedaliero San Raffaele del Mediterraneo?Fra l’altro a co-gestire il dopo Don Luigi Verzè è stato nominato vicepresidente, con pieni poteri, Giuseppe Profiti. Chi è? Riveste la carica di presidente dell’ospedale Bambin Gesù di Roma, a giugno 2011 è stato condannato in Corte d’appello a 6 mesi di reclusione con la condizionale perchè ritenuto responsabile, in qualità di direttore Risorse finanziarie della Regione Liguria,di concorso in turbativa d’asta nell’inchiesta sulle “ tangenti” per gli appalti delle mense ospedaliere di Savona.Un dettaglio informativo che potete leggere solo su questo sito d’informazione. Ecco: in data 26 luglio 2011 il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione San Raffaele milanese, ideato e designato dal Vaticano tramite la sua banca Ior( nell’operazione non ha sborsato un euro) sigla due nomine importanti. La prima è quella di Enrico Bondi,76 anni,soprannominato il “ risanatore” dopo aver ricostruito la struttura finanziaria e commerciale di Parmalat. Deve praticare il monitoraggio del flusso monetario e cartaceo dentro e fuori il San Raffaele meneghino,scandagliare i fondi all’estero a partire dal dedalo societario localizzato in Linchenstein,Vaduz e chi sa in quale altro arcipelago o Stato fiscale. Il secondo consulente è il dr. Renato Botti il cui compito è di “ gestire le attività sanitarie”.Qui subentra un potenziale conflitto d’interesse tra Regione Puglia e Fondazione San Raffaele del Mediterraneo e Fondazione San Raffaele Monte Tabor. Il quadro è dipinto così: Renato Botti, ex direttore generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano, è consulente dei nuovi amministratori della Fondazione San Raffaele Monte Tabor, vicepresidente della Fondazione San Raffaele del Mediterraneo,socio della Regione Puglia, consigliere di amministrazione di Molmed spa(specializzata in biomedica e sviluppo terapie con al centro le patologie del cancro,la maggioranza delle azioni, 23%, è detenuta da Luigi Berlusconi, figlio di Silvio Berlusconi mentre Science Park Raf spa, di proprietà della Fondazione San Raffaele del Monte Tabor ,possiede il 21,1%),consigliere di amministrazione di Telbios spa che insieme a Molmed spa sono partecipate da Science Park Raf spa che fa capo alla Fondazione San Raffaele Monte Tabor. A chi spetta la vigilanza e il controllo amministrativo e sanitario degli ospedali vecchi e nuovi italiani? Beh,al Ministero della Sanità.Ministro della Sanità è Ferruccio Fazio,incaricato dal presidente Silvio Berlusconi.Ex direttore dei servizi Radioterapia dell’ospedale San Raffaele di Milano,socio di Tecnodim spa con sede nel San Raffaele di Milano, presidente del Laboratorio San Raffaele di Cefalù la cui proprietà è della Fondazione San Raffaele Monte Tabor.Letto quanto sopra si è in presenza ,diciamo così, di una modica percentuale di conflitti d’interessi in atti pubblici?Dalla cronaca politica e finanziaria riservata si apprende che il Gruppo Banca Intesa-San Paolo-Banco Napoli in associazione con Banca nazionale del lavoro,Banca Popolare di Bari,Unicredit spa si è aggiudicato il servizio tesoreria della Regione Puglia e del Consiglio regionale per il periodo che va dal 1° luglio 2010 al 31 dicembre 2015. Banca Intesa è l’istituto di credito più esposto, su un totale di 220 milioni di euro, nella vicenda finanziaria infelice che vede protagonista il gruppo creato da Don Luigi Verzè.Nel corso degli ultimi 20 giorni d’agosto non pochi pugliesi hanno chiesto al presidente Nichi Vendola di fare marcia indietro rispetto alla convenzione firmata con Don Luigi Verzè( il 15 febbraio 2010 durante una riunione in quel di Taranto il prete imprenditore ha esclamato serafico: “ Vengo in Puglia per trovare un amico: Vendola.Nichi fossero come te tutti i politici. Non dovrei parlare di politica ma ve lo confesso:Silvio Berlusconi è entusiasta di Vendola”).Per esempio, la Cgil Medici regionale e il segretario della Cgil pugliese Gianni Forte ribadiscono: “Il crac finanziario e il suicidio del manager del San Raffaele confermano tutte le nostre preoccupazioni riguardo il nuovo ospedale...occorre rivedere la partita dei 120 milioni di euro destinati dalla Regione al San Raffaele di Taranto”; Aldo Pugliese, segretario regionale Uil afferma: “ Sulla materia sanità la Regione dovrebbe fare esclusivamente un mea culpa e cercare, in futuro, di non ripetere pastrocchi come quello del San Raffaele”; il presidente dei Verdi pugliesi Domenico Lomelo sostiene: “ A chi giova questa operazione? Aveva ragione e condividiamo l’appello di Gino Strada in tempi non sospetti: “ quella del San Raffaele è un’idiozia e la Regione farebbe bene a fare un passo indietro”.Dulcis in fundo hanno chiesto a Vendola di sospendere, revocare il contratto stipulato con Don Verzè finanche il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il capogruppo del Pd al Consiglio regionale Antonio De Caro e l’on.Francesco Boccia del Pd( intenzionato addirittura a raccogliere firme per la rescissione della convenzione).Nel frattempo dentro le pieghe, e le piaghe, della sanità d’Apulia tocca registrare situazioni ospedaliere non positive,a causa di mancanza(dicono) del pubblico denaro.Per quale motivo presidente e giunta regionale scelgono di tagliare il capitale professionale e umano ( vedi il licenziamento di 51 dirigenti medici, il 21 luglio 2011, all’Asl Ta) e non invece le spese che vanno sotto il nome di consiglieri regionali e emolumenti mensili e vitalizi e assessori regionali esterni e rimborso benzina e auto blu( Audi 3.0 e 2.0 per il Consiglio regionale più auto blu e auto di scorta per il presidente della Giunta) e foresteria nell’ambasciata pugliese sita in via Barberini a Roma e Via card autostradale gratis e società cosiddette “ in house” e Wave festival a Lecce e Puglia Sounds e Puglia promozione e Pugliaevents e Teatro Pubblico Pugliese e Bifest e Apulia Film Commission( i vertici di quest’ultimi due in trasferta alla Mostra del Cinema di Venezia del 7 settembre 2011: compresoil direttore artistico del Bifest Felice Laudadio di cui non si sa a quanto ammonta l’indennità economica e la durata della carica di direttore, come non è dato sapere il rendiconto specifico dell’edizione Bifest 2011: un milione e 300 mila euro affidati alla società Apulia Film Commission di proprietà della Regione Puglia) e A.r.t.i e A.a.t.o e Fiera del Levante,eccetera?E perchè non utilizzano i 60 milioni di euro deliberati il 10 agosto 2010 in favore del San Raffaele del Mediterraneo e bloccati sul conto di Banca Intesa, tesoriere della Regione PugliaMisteri della sinistra vendoliana piccolo borghese che da 6 anni gestisce le Puglie, annidata nei meandri del potere sottogovernativo, di stampo pre Democrazia Cristiana,neo sovietico alle cime di rape.

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