Guadagnare meno, lavorare tutti? (21/01/2009) Il discorso è semplice. Al posto di tagliare poniamo il 20% della forza lavoro di una azienda, perché non tagliare del 20% le ore lavorate e i relativi salari? I dipendenti potrebbero continuare a lavorare, certo, con entrate minori ma comunque molto meglio dei licenziamenti, della cassa integrazione. Senza contare che in questo modo non andrebbero a gravare sui conti pubblici.Da qualche settimana il governo italiano sembra pensarci sempre di più, l'ultimo a ripeterlo è stato il ministro del Welfare, Maurizio sacconi, che ha detto che secondo lui la settimana corta può anche tradursi un in accordo quadro con le parti sociali. Una via che però ha il difetto di non vedere il governo impegnato in prima persona.Secondo Sacconi, del resto, "la settimana corta è una linea di relazioni industriali per gestire il minor carico di lavoro. Non è necessariamente una norma di legge". Per questo può anche tradursi in un accordo quadro con le regioni.Il taglio dell'orario (e del salario) èuna soluzione che ai sindacati non sembra dispiacere, almeno in parte, visto che in passato loro stessi hanno proposto questo tipo di soluzione davanti a imprese in difficoltà. E' quello che i lavoratori conoscono come il cosiddetto contratto di solidarietà, tutti accettano un leggero taglio di orario e salario piuttosto che vedere alcuni di loro perdere tutto, posto di lavoro e tranquillità.Unica cosa, dicono i sindacati, la settimana corta va bene se in un contesto di azioni generali che vedano investimenti e azioni molto forti contro la fase economica di stallo pesante.Infatti solo qualche giorno fa il segretario generale della Cisl, Bonanni, diceva che l'intervento su orari e salari "possono diventare gli strumenti negoziali per utilizzare meglio gli impianti ed evitare che i lavoratori escano dal ciclo produttivo per lunghi mesi". Una linea che appare accettata anche da un sindacato di enorme peso come la Cgil.Anche se va detto che rimangono perplessità su una questione di principio non di minore importanza. Ovvero chem ancora una volta, siano solo i lavoratori a pagare la crisi, come ha detto il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, facendo capire che i salari sono già all'osso davanti ai costi esorbitanti che pagano le famiglie.Certo, per capire che aria tiri in Europa, appena ieri il colosso tedesdco Bmw ha annunciato Un accordo, già raggiunto con i sindacati, per ridurre l'orario di lavoro di circa 26mila dipendenti nelle prossime settimane fino ad aprile, quando si prevede che i livelli di produzione torneranno alla normalità. Stesso provvedimento adottato nei giorni scorsi dalla Daimler. Ma i metalmeccanici tedeschi, si sa, prendono più soldi dei loro colleghi italiani a parità di costo della vita e per loro un taglio al salario è un po' più accessibile.miiiiiinchiaaaaaaaa!!!! in europa avanza il comunismoooo!zorro
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22/01/2009, ore 00:19
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22/01/2009, ore 19:07
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23/01/2009, ore 03:38
"Ovvero che ancora una volta, siano solo i lavoratori a pagare la crisi!"è stato, è, e sarà per sempre, così!!!perché la plebaglia è plebaglia? perché è inferiore per intelletto, cioè, è inferiore perché biologicamente è destinata ad essere inferiore. cioè, è carne da usare a piacimento per goderne e, quando non ci serve più la eliminiamo.oh! my good! come mi sento triste perché faccio parte della plebaglia!zorro |
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