Quotidianamente assistiamo a liti tra parlamentari su questioni pure di notevole importanza, però mai nessun litigio sull'indennità percepita dagli stessi. Gli aumenti vengono decisi all'unanimità. Di tanto in tanto fanno finta di apportare qualche riduzione, per poi ripartire di nuovo con gli aumenti, così che ad oggi il parlamentare italiano risulta il più pagato. Con i 15.700 Euro mensili lordi "stacca" i colleghi europei, dallo spagnolo con € 4.650, al francese con € 6.900 ed al tedesco con € 7.000. Ai 15.700 Euro, poi, vanno aggiunti i rimborsi spese per la cura del collegio elettorale, le tessere per la libera circolazione, i rimborsi per le spese telefoniche, ecc. Per non parlare, poi, degli eurodeputati, che con i loro 40.000 Euro lordi mensili, più rimborsi, si allontanano di molto dai comuni lavoratori. Eppure non stiamo parlando di manager capaci, visto lo stato delle finanze italiane. Appena nati già si è carichi di debiti. Ogni anno assistiano a finanziarie che assottigliano sempre di più il netto del mensile dei dipendenti. E loro continuano ad ingrandire il sia il patrimonio immobiliare che mobiliare, specialmente con barche che sono un'offesa per i lavoratori/elettori che a stento arrivano a fine mese. Per non parlare, poi, di quegli sfortunati che non hanno nemmeno il lavoro. Costretti, quindi, il più delle volte a riicorrere a mezzi di fortuna, se non all'aiuto dei genitori anziani, per sopravvivere.Possibile che non si possa organizzare un referendum per riportare l'indennità dei nostri politici, tutti compresi, al di sotto di un tetto in linea con quello dei loro colleghi europei? Ritendo che un eventuale referendum sull'argomento certamente vedrebbe un'affluenza notevole, se non propria plebiscitaria.Un appello a tutti...