Romulus Mailat, il tipo che la sera del 30 ottobre 2007 stuprò ed uccise la signora Giovanna Reggiani vicino alla stazione di Tor di Quinto, agì da solo. Ed ha avuto la condanna a 29 anni in primo grado e non l'ergastolo perché «la Corte, pur valutando la scelleratezza e l'odiosità del fatto, commesso in danno di una donna inerme e, da un certo momento in poi esanime, con violenza inaudita, non può non rilevare che omicidio e violenza sessuale sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori: la completa ubriachezza e l'ira dell'aggressore, e la fiera resistenza della vittima».Ma che legge applica la corte?? l'ubriachezza è da decenni un'aggravante, non un'attenuante: la resistenza della vittima allo stupro invece, secondo la Corte, diventa un'attenuante per l'assassinio:<
Michele
Michele
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24/12/2008, ore 10:56
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24/12/2008, ore 11:35
bel regalo di natale alle donne. Se oppongono resistenza allo stupro forniscono attentatte allo stupratore nel caso decidesse di ucciderle |
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24/12/2008, ore 14:55
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24/12/2008, ore 15:46
Le cronache sono piene di queste cazzate.Ricordate questa:Poliziotto investito ed ucciso da automobilista in fuga che non si ferma all' " ALT"Dopo esattamente 7 giorni. altra notizia simile in altra parte dell'italiaPoliziotto spara e uccide automobilista che tenta di investirlo non essendosi fermato all' " ALT".All'agente viene notificato avviso di garanzia per omicidio " volontario"Me coijoni" se non ti ammazzano, hai torto. |
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24/12/2008, ore 19:00
Purtroppo, davvero purtroppo, Blues, questa non è cronaca. Certo i casi dei poliziotti da te citati hanno un senso molto grave, ma c'è una distinzione significativa.Quelle che ho citato tra virgolette, sono parti di motivazione della sentenza della Corte d'Assise di Roma. Dove sta la differenza? Che questi "principi" divengono giurisprudenza, come dire delle "linee guida" per emettere le sentenze in futuro su episodi simili.Se, per fare un esempio, la "resistenza" della vittima allo stupratore viene sancita come "attenuante" per il masacro fino all'uccisione della donna (questo è il senso esplicito della sentenza), a maggior ragione, questo principio verrà tenuto in conto quando magari alle percosse e lesioni, anche gravissime, non segua la morte della malcapitata. Se resiste la "furia" dell'aggressore, come scrive il Giudice, è giustificata tanto da divenire attenuante.E' una motivazione che in giuridichese si definisce "abnorme", sulla quale, spero, il CSM vorrà dimostrare la stessa solerzia e rapidità che ha vantato nei casi de Magistris e Forleo. Seconso me, chi ha scritto cose simili deve cambiare "mestiere". |
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25/12/2008, ore 00:27
Ne ho citato una che mi ha "irritato" particolarmente.Ma se vogliamo rimanere in tema, non so se ricordi la sentenza di alcuni anni fa,la quale in poche parole si diceva che nel caso in questione,la presunta (una donna) non poteva essere considerata vittima di stupro in quanto indossava i jeans,secondo la corte era impossibile subirlo volontariamente se si indossava quell'indumento. |
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