Un mio conoscente si è recato all'Ufficio Postale per riscuotere una raccomandata e gli sono stati proposti "buoni postali fruttiferi dematerializzati" con rendimenti assolutamente fuori mercato (oltre il 4%).Lui, entusiasta, me ne ha parlato (si tratta di una persona di 76 anni senza alcuna esperienza finanziaria), ma. a me, un pochino più attenta di lui, la cosa non ha convinto (l'ultima asta dei BOT non è arrivata al 2% lordo). Sono andata sul sito www.poste.it e qui ho scoperto, con grande disappunto, che non si tratta di buoni postali fruttiferi, bensì di obbligazioni strutturate, di durata 7 anni, legate all'andamento dell'indice DJ Eurostoxx 50, con rendimento minimo garantito dello 0,10%.Non vi sembra che sia ingannevole, specialmente per le persone anziane, che al buono postale fruttifero attribuiscono un ben preciso significato, chiamare un'obbligazione strutturata "buono postale fruttifero dematerializzato"?Perchè l'antitrust non interviene?
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30/12/2008, ore 14:42
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31/12/2008, ore 12:42
Xblues:Non lavoro alle poste e mai ci lavorerei per gli stipendi che percepiscono. |
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01/01/2009, ore 12:48
Ho visto il sito e comunque è ben specificato che si tratta di un prodotto indicizzato.Chi non sa cosa vuol dire dovrebbe tenersi alla larga da prodotti di cui non conosce le caratteristiche. |
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