buongiorno,desidero sottoporre un caso alquanto singolare che vede protagonisti mio figlio e mio suocero che, purtroppo, è deceduto.Come tutti i nonni premurosi e che pensano al futuro, mio suocero nel il 07/0/9/1990, ad un mese esatto dalla data di nascita di mio figlio Vincenzo, emise un buono postale fruttifero (di quelli che a sette anni si duplicavano ed a 11 si triplicavano) di lire 1.000.000 intestati a Vincenzo e come secondo intestatario lui stesso che era del 1921.Da allora, in ogni occasione (compleanni, onomastici, natale....) sempre con il desiderio di formare un discreto salvadanaio a mio figlio quando raggiungeva la maggiore età, ne emetteva altri di cifre legate alle sue modeste possibilità di pensionato.Nel 2005, purtroppo mio suocero è deceduto. Noi eravamo certi che i buoni postali erano sempre lì ad aspettare il momento della necessità per riscuoterli, quando mio figlio decide di riscuotere i buoni, cerca e ricerca non siamo riusciti più a trovarli. IInsieme ai buoni di Vincenzo, c’erano anche quelli di mia figlia Annamaria che aveva avuto lo stesso trattamento dai nonni.Ci siamo rivolti all’Ufficio postale di Bisceglie per conoscere l’iter per l’ottenimento dei duplicati e la riscossione.Questo accadeva nel marzo 2011. La prima notizia fu quelle che il 50% della somma entrava nell’asse ereditario per cui si dovevano raccogliere le firme di tutti gli eredi.Dopo aver fatto richiesta dell’elenco dei buoni all’Ufficio Postale di Bisceglie Centro, documento essenziale per la denuncia di smarrimento, in data 02/04/2011, lo stesso Ufficio Postale ci consegna il fatidico elenco. NON CI DICE ALTRO !!!In data 27/08/2011, mio figlio sporge denuncia ai Carabinieri e portiamo il tutto alla posta.Ci ribadiscono la necessità delle firme di tutti gli eredi. E’ da sottolineare che mia suocera, erede vivente, è del 1922 ed ha gravi problemi motori per cui siamo stati costretti a far certificare il suo stato di salute e quindi trovare due testimoni che si sono recati presso l’Ufficio postale di Bisceglie per firmare la modulistica di rito.Così è stato per gli altri due figli coeredi anch’essi (il maggiore dei due non vive a Bisceglie e quindi abbiamo atteso la prima occasione utile.)Ieri, 24/10/2011 “Tutto è stato compiuto”…credevamo !Un impiegato delle poste di Bisceglie, intorno alle ore 12 del 24/10/2011, telefona a mia moglie, che aveva curato tutta la pratica, e le da una notizia a dir poco sconcertante…”Signora il buono emesso in data 07/09/1990 di un milione (che poi è quello più consistente visto che gli altri 18 sui 19 in totale non superano le 100.000 lire), è andato in prescrizione il 07/09/2011 (un mese e mezzo fa) e quindi non è più riscuotibile”.Si provi ad immaginare il disappunto di mia moglie e soprattutto di mio figlio che si è visto negato un regalo del nonno.Ma perché l’impiegato delle poste o il Direttore che ha firmato in data 02/04/2011 – in pieno periodo di riscossione – l’elenco dei buoni giacenti presso l’Ente Poste e non riscossi non ci ha avvisato che tra i buoni c’era uno nche stava per scadere ?Ci saremmo dati da fare più in fretta.Oltretutto non essendo in possesso dell’originale del titolo, non abbiamo avuto la possibilità di informarci delle clausole.Ora chi risarcisce? La Posta, la Cassa depositi e prestiti o chi altri ?Noi non abbiamo nessuna intenzione di regalare a chicchessia un regalo che nonno Antonio ha voluto fare a suo nipote Vincenzo e non ad altri.Aiutatemi…vi prego.
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25/10/2011, ore 13:49
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25/10/2011, ore 14:43
vista la complessità della pratica, ritengo utile l'assistenza di un legale, magari di Adusbefsaluti. |
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25/10/2011, ore 22:32
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31/10/2011, ore 15:02
Scusate...ma....voi avete fatto scadere e prescrivere un BPF a termine che era scaduto quando il nonno era ancora in vita (2001), e la colpa sarebbe di Poste??? |
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02/11/2011, ore 13:10
Menelao, forse non mi sono spiegato.il buono aveva scadenza naturale il 2001 ma aveva ancora 10 anni di validità (DL del 2000) e quindi 07/09/2011. ad aprile 2011 la posta ci ha fornito l'elenco dei buoni da riscuotere senza avvisarci che quello di un milione di lire stava per scadere. Chiaro ! |
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02/11/2011, ore 22:31
Ma guarda che nessuno sta a guardare se il tuo BPF scade o meno. Ci si occupa della pratica senza guardare le scadenze. Se permetti,se io ho un titolo,sono io che devo ricordarmi la scadenza a meno che nel contratto non sia indicato diversamente. Se in un negozio compri della carne in scatola e te la mangi dopo la scadenza,mica è il negoziante che doveva dirti "guardi che oggi le scade la carne,veda di mangiarla". |
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