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Salute !

Sono un erede e il 7 Luglio u.s. ho cosegnato all'ufficio postale la dichiarazione successione dell'Agenzia delle Entrate (mod. 4), la dichiarazione sostitutiva del certificato di morte, il modello F23 (penso di non aver dimenticato niente).

In sintesi dovrebbe essere l'ultima operazione che dovevo fare prima di avere lo sblocco della somma in eredità.

La capufficio, in modo informale, mi ha preventivato un paio di mesi: ne sono trascorsi quasi il doppio. Di tanto in tanto la sento ma mi chiede pazienza: nessuna previsione !!.

1. Possibile che per evedare una pratica servano 4 mesi?

2. Cosa posso fare per accelerare la pratica e/o conoscere una previsione di quando verrà evasa la pratica?

3. Potrebbe essere utile scrivere e se si a chi (oltre alla capoufficio sopracitata )?

O..... c'è solo da subire passivamente ?

Grazie a chi vorrà aiutarmi .....

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i documenti non sembrano sufficienti:

elle S.p.A non si presenta l'autocertificazione mi risulta che ci vuole il certificato di morte con l'indicazione dello stato civile per esempio coniugato con... oppure celibe ecc.

la dichiar. sostitutiva è accettata fino ad una certa somma. e l'f 23 non credo che serva.

per avere notizie devi cercare la filiale delle poste che fa capo all'ufficio ove hai presentato la pratica e vedere se almeno un impiegato è stato istruito a svolgere quel servizio.

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Secondo me potrebbe mancare il Mod. 240 che si richiede all'Agenzia delle Entrate dopo la registrazione della successione. Il Mod. 240 riporta l'elenco dei prodotti bancari o postali in successione e da indicazione all'ufficio in merito a quanto spetta a ciascun erede (ne va chiesto un originale per ogni ufficio dove c'è qualcosa da sbloccare).

Rilevo però che in molti uffici il personale non è adeguatamente preparato a gestire pratiche di successione e non è colpa loro, è la formazione che è carente. Se poi si aggiunge il sovraccarico di pratiche (di tutti i tipi) che devono gestire, ciò provoca spesso tempi lunghissimi. Per casi disperati ho bypassato l'ufficio postale e mi sono rivolto (per chiedere chiarimenti) alla sede provinciale che ha sempre un reparto di livello superiore e che gestisce queste cose e che è quello che poi materialmente dispone e autorizza la liquidazione dei prodotti postali in successione.

Attenzione però che fare così non è bello ma per i casi disperati ha funzionato bene. Sarebbe meglio (per correttezza) concordare questa consulenza a livello superiore assieme all'operatore dell'ufficio locale che segue la successione.

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Ho visto ora che il modello 4 delle AdE ha l'elenco dei prodotti postali in successione.

PG68 non metto in dubbio che sia come dici tu ma in un'azienda privata che tiene bloccata una pratica per 4 mesi e SENZA tracking della medesima avrebbe vita corta.Mi dispiace per i dipendenti delle Poste che, quando verranno a mancare i vecchietti che usano ANCORA il Banco Posta e quando nei bollettini postali FINALMENTE ( ancora non fatto nostante il richiamo dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 2009) verrà indicato l' IBAN, li vedo molto male.

Per ora ho aperto un reclamo dal sito del Poste.....

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