Buongiorno, vorrei sapere che azioni posso intraprendere contro le Poste che rifiutano di aprire il conto Bancoposta alla badante di mia nonna in quanto "farebbe poche operazioni" e pertanto il conto non sarebbe remunerativo: le persone incaricate ed il direttore hanno avuto un atteggiamento molto sgarbato ed arrogante e si sono rifiutati di fornire il proprio nome o numero di matricolaGrazie
Rev.0 Segnala
26/11/2009, ore 10:21
|
||||
|
Vota ora facendo click sulle icone e vicino ogni domanda, commento o risposta
Rev.0 Segnala
26/11/2009, ore 10:44
andare a un altro ufficio postale. a Milano e provincia ce ne sono a bizzeffe. |
||||
|
Rev.0 Segnala
26/11/2009, ore 11:06
Invece di discutere si cambia uffucio postale,anche in altro...comune o regione si può fare nn occorre essere residenti nel comune dove si abita. |
||||
|
Rev.0 Segnala
26/11/2009, ore 11:07
|
||||
|
Rev.0 Segnala
26/11/2009, ore 11:22
ok per il reclamo, che avrà eventualmente il suo corso, ma nel frattempo la badante ha tutti i diritti di aprire il suo conto, magari per mandare i suoi risparmi nelle filippine o comunque a casa....e le operazioni comunque si pagano, quindi l'ostilità va a danno della posta più ancora che della badante... |
||||
|
Rev.0 Segnala
26/11/2009, ore 11:30
Credo non esista alcuna norma che obblighi all'apertura di un conto presso gli istituti bancari (poste comprese).E' probabile che più che la scarsa remuneratività del conto, i direttori temano l'insolvenza delle spese di tenuta conto, chiusura (le Poste chiedono un deposito cauzionale di 70 euro per la chiusura) ecc.. ecc... Immagino che quel direttore abbia avuto problemi in passato con gente che ad un certo punto svanisce nel nulla lasciando pochi spiccioli sul conto e che dopo qualche anno si ritrovino dei conti in rosso per spese e soprattutto bolli che immagino vengano pretesi dall'erario |
||||
|