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Attualità14 ottobre 2010Cassazione: autovelox "No limits"?Una sentenza mette in luce le differenza tra il vecchio e il nuovo Codice della StradaCommenti (8) Invia ad un amico StampaIn questi giorni una sentenza della Cassazione è finita sotto i riflettori. Si tratta della "21091/2010" con la quale la Corte ha stabilito che gli autovelox possono essere installati liberamente in qualsiasi punto e su qualsiasi strada, indipendentemente dalla loro individuazione da parte dei Prefetti. Spieghiamo "il caso". LA MULTANel 2005 un automobilista, multato per eccesso di velocità, ha opposto ricorso, accolto in prima istanza. Il Comune di Stignano ha interposto appello, ma il Tribunale di Locri ha in secondo grado confermato l’annullamento della sanzione basando la sentenza sulla mancanza di immediata contestazione, sul fatto che l'apparecchiatura (Velomatic 512) era posizionata "su un tratto di strada non menzionato in decreto prefettizio" ed infine sulla non idoneità dell’apparecchio matr. 1590 mancante di specifica omologazione. Il Comune si è nuovamente opposto portando il caso in Cassazione la quale ha ribaltato i precedenti giudizi dandogli ragione sia per quanto attiene al posizionamento dell’apparecchio che, se direttamente gestito dalla la Polizia Municipale (senza quindi appalto a privati), può essere piazzato ovunque e sia per quanto riguarda l’omologazione dell’apparecchio: la Corte ha infatti evidenziato che l’omologazione del prototipo è da ritenersi estesa ad ogni apparecchio dello stesso tipo successivamente prodotto. La lettura della sentenza della Cassazione evidenzia comunque che all’avvocato dell’automobilista ed al competente P.M. fosse stata notificata la relazione preliminare effettuata in Cassazione nella quale si evidenziava la validità delle argomentazioni del Comune senza che venissero "presentate conclusioni o memorie" a difesa. E ora? Occorre ricordare, prima di tutto, che la sentenza si riferisce ad una infrazione commessa il 16 dicembre 2005 in vigenza cioé del precedente Codice della Strada. VECCHIO CODICE O NUOVO CODICE?Le norme - rispetto ad allora - sono notevolmente cambiate. Infatti l’art. 142 del nuovo Codice della strada stabilisce che le postazioni di controllo debbano essere "preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all'impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del ministero dei Trasporti, di concerto con il ministero dell'Interno". Sembrerebbe – anche alla luce della famosa Circolare Maroni del 2009 - che le forze dell’ordine siano orientate ad effettuare direttamente controlli a distanza (con autovelox mobili appositamente segnalati) solo in presenza di decreto prefettizio. Rimane il fatto che questa sentenza, pur recando riferimento a fatti risalenti al 2005, possa ingenerare una qualche confusione se rapportata ai contenuti dell’attuale Codice della Strada. In altre parole, autorevoli chiarimenti cercansi.Autore: Giovanni NotaroData: 14 ottobre 2010Tags: Attualità, codice della strada

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