Buongiorno, qualche anno fa ho acquistato un immobile con ricorso a mutuo. Ora ho deciso di venderlo ed un potenziale acquirente intende accollarso il mutuo residuo. Leggendo in rete ho visto dei rischi che ci sono per il venditore, che non risulterebbe libero se la banca non fosse disponibile a lasciare la liberatoria o comunque a concedere un accollo partitivo. Chiedo a chi ne sa più di me in materia, se la mia Banca fosse disponibile a rilasciarmi questa benedetta liberatoria (definitiva e non temporanea) avrei ancora vincoli per il vecchio mutuo ? figurarei ancora come garante nella banca dati del CRIF? La liberatoria eventuale dovrebbe essere certificata da un notaio per avere una valenza a tutti gli effetti di legge? Vorrei sapere la procedura più sicura da seguire in questa operazione di accollo visto che il compratore intende seguire questa via più conveniente per lui e non per me ed io non vorrei perdere la vendita oltre al fatto che comunque dovrei ricomprare e quindi richiedere un nuovo mutuo per il prossimo immobile da acquistare. Grazie a coloro che mi daranno delucidazioni e sicurezze in merito.
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17/02/2010, ore 12:18
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17/02/2010, ore 12:30
vada per l'accollo SOLO nell'eventualità in cui la banca la esonera dal restare garante dello stessoOVVERO le deve consegnare la liberatoria con la quale la esonera in caso il nuovo obbligato non pagasse il mutuo regolarmente |
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17/02/2010, ore 12:57
Nel caso di accollo...la banca non libera niente...perchè resta il contratto originario di mutuo...e nel caso di inadempienza dell'accollante, può rifarsi sul venditore che resta in atto.E' meglio allora far fare un nuovo mutuo...e magari concedere uno scontino...per le spese all'acquirente. |
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17/02/2010, ore 12:58
Quella è l'unica certezza che al momento ho, importante è anche che il mio nome non risulti più in qualche altro registro oscuro di cui non si è a conoscenza ( delle ipoteche ecc....), creando problemi per un mutuo successivo. Grazie. |
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17/02/2010, ore 13:02
Io sono a conoscenza che invece le banca se pressate concedono una liberatoria definitiva al vecchio intestatario, pertanto la domanda poi sorge spontanea che valenza ha questa hai fini di legge ed eventualmente in caso di inadempienze del nuovo creditore? Mi libererebbe dalla figura del "garante" di un mutuo e di un immobile a me non più intestati? |
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17/02/2010, ore 13:16
Incollo qualcosa sull'accollo....ma l'argomento è molto più ampio-....Per mia esperienza consiglio sempre una sostituzione ex novo....per non parlare che a volte il risparmio delle spese di un nuovo mutuo, non compensa la qualità e quantità del piano di ammortamento originario, ma quì bisogna studiare il contratto e il tipo di tasso, e la convenienza o meno riguarda l'acquirente....Copiato:Infine una considerazione sulla procedura. La maggior parte delle banche non accetta passivamente di accollare il mutuo all'acquirente in base ad una semplice notifica, come avveniva in passato.Viene invece richiesto di processare una domanda inoltrata dal nuovo acquirente, dotata di tutta la consueta documentazione anagrafica e reddituale.L'analisi verrà quindi effettuata nello stesso modo in cui la si condurrebbe nel caso della concessione di un nuovo mutuo.Qualora la vendita dell'immobile avvenga senza che la banca abbia rilasciato il proprio benestare all'accollo, il contratto di mutuo resterà a tutti gli effetti intestato al venditore.Ciò indipendentemente dal cambio di intestazione dell'immobile, che apparterà ad altri ma continuerà tuttavia a garantire il debito in virtù dell'ipoteca iscritta. |
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