Salve, volevo chiedere se è possibile intraprendere un azione legale verso un istituto bancario che alle fatture presentate all'anticipo dell'80 % dell'importo, pretendeva che depositassi in banca assegni postdatati del cliente.
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17/03/2013, ore 23:23
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18/03/2013, ore 11:04
no, ma sei libero di cercare un'alternativa che resti nell'ambito della legalità. Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile... |
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18/03/2013, ore 14:24
Grazie della risposta, ma non ho capito se intendi dire che non possibile intraprendere un'azione legale verso l'istituto, o se non posso scontare gli assegni. Per esattezza parlo di un rapporto durato circa due anni dove era consuetudine usare questo tipo di titolo. |
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18/03/2013, ore 15:23
quindi non è un'ipotesi, ma un fatto realmente avvenuto. in realtà il "peccatore" a questo punto è il debitore, che ha apposto un bollo insufficiente sulla cambiale, e può essere obbligato a pagare una sanzione pari a n volte (poche) l'imposta di bollo evasa. se ci fossero ancora assegni irregolari in giro, la banca li ha probabilmente nascosti molto bene, per cui ritengo che per ottenere che la banca paghi il dovuto, bisognerebbe farsi accompagnare da un pubblico ufficiale che riscontrasse la richiesta della banca, e metterlo in grado di stimare l'avvenuta evasione in base all'importo delle fatture scontate. Alla fine comunque la banca sarebbe costretta a pagare una cfra proporzionale al bollo evaso, non di più. Se pensi però che ne valga la pena (potrebbe aver seguito egual prassi anche con altri clienti) opera come ti ho detto (carabinieri e polizia ti sapranno guidare). Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare i commercianti, gli artigiani, i politici diventa più certo del probabile... |
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20/03/2013, ore 08:11
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