Sono un imprenditore edile, tre anni fa ho stipulato contratto di mutuo per la costruzione di una palazzina ad uffici da affittare. Il tasso in contratto del 0,9 spread + euribor 6 mesi non fenomenale ma accettabile mi è stato applicato fino ad ora che sono finite le erogazioni. Mi dice la banca che per quanto riguarda l'ammortamento non possono più farmi uno spread del 0,9 ma del 2,50 !! Sono collassato... mie rimostranze ma non vogliono recedere e stanno per calcolarmi l'ammortamento. Importo notevolissimo, su un immobile di valore doppio, cliente sempre solvibile. Vi chiedo io sono costretto ad accettare questa situazione? Posso obbligarli a mantenere i tassi in contratto?
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29/01/2009, ore 19:05
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30/01/2009, ore 11:22
La chiave stà solo nel contratto e nelle clausole accessorie, se lo spread di questa prima fase (Lei dice appunto che ha finito con l'erogazioni di finanziamento)doveva anche seguire il mutuo all'erogazione definitiva, (deve esser scritto)allora ha ragione Lei e può obbligarli.Se invece si parlava di pre-ammortamento e definizione dello spread del mutuo da riconfermare / o ristabilire tra le parti, hanno ragione loro. |
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