Buona sera, la contatto per descriverle brevemente la seguente situazione in cui si trova mio padre/la mia famiglia. Egli, con due suoi fratelli, era titolare di una società snc che purtroppo è stata chiusa. La società aveva accesso una fido presso una nota banca italiana. Come garanzia (purtroppo) mia madre, proprietaria della nostra casa, ha ipotecato quest'ultima per garantire il prestito alla società. Mio padre e i suoi 2 fratelli , soci della società, sono nullatenenti, per questo oggi la banca ha inviato alla garante (mia madre) un decreto ingiuntivo esigendo il pagamento del debito residuo di EUR 13500. Premetto che mi madre non lavora e che mio padre, chiusa la società, anche lui non lavora piu', ma percepisce una pensione di Eur 800 al mese. Abbiamo proposto alla banca di versare una maxi rata iniziale di EUR 7000 (miei risparmi personali e non dei miei genitori..nemmeno degli altri due soci) e saldare il resto a rate o in un'unica soluzione entro 1 anno. La banca si è rifiutata, esige Eur 7000 subito e Eur 5000 entro un mese!!! Secondo lei abbiamo ancora margine per trattare? possiamo continuare a rifiutare il piano della banca senza rischiare di perdere la casa? Se dovessimo pagare gli Eur 7000 quindi portando il debito residuo inferioa a Eur 8000, non vi è nessuna legge che protegge il debitore dall'aggressione della baca? ci sono margine per imporre le nostre condizioni o anche non pagare piu' il debito residuo e costringere la banca ad una perdita? GRAZIE MILLE per un suo riscontro!