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Sono un nuovo utente e vorrei sapere come mi devo comportare in questa situazione:Ho stipulato in data 7/3/2008 un mutuo ipotecario per l'acquisto della 1^ casa a tasso fisso con una banca, ora ho presentato domanda di estinzione del precedente mutuo per passare al mutuo INPDAP che ha dei tassi più favorevoli (sono un dipendente statale).In data 27/01/09 l'INPDAP, dopo che ho presentato tutta la documentazione e aver ricevuto già la perizia dell'immobile, mi ha spedito una raccomandata nella quale mi invita a presentare entro il 16/02/09, presso i loro uffici, il conteggio della banca per anticipata estinzione del mutuo, aggiornato alla data di stipula, che per l'INPDAP può essere o il 16/03/09 o il 17/03/09.Ho fatto richiesta, via fax, alla banca in data 5/2/2009 del conteggio di cui sopra ma mi è stato detto telefonicamente che non possono effettuare il conteggio aggiornato alla data di stipula (16/03/2009) ma uno che vale solo fino al 06/03/2009 (giorno precedente al pagamento della successiva rata che è il 07/03/2009) altrimenti devo aspettare un altro conteggio successivo alla data del 07/03/2009.Dall'altra parte l'INPDAP pretende invece che io porti invece il conteggio, entro il 16/02/2009.Come posso fare per tutelare i miei diritti? Grazie per coloro che mi risponderanno.

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Ciao! Come sempre, l'INPDAP non ci capisce un tubo... Ma oramai è inutile stupirsi...Ha ragione la banca: il tuo mutuo è a tasso variabile ed avrà - come stabilito sul contratto di mutuo - una peculiare modalità di rilevamento dell'Euribor a base del calcolo della rata, che hai in addebito sul c/c il giorno 7 di ogni mese. Se vengono "costretti" a fare il conteggio entro il giorno 16 febbraio, verrebbe fornita all'INPDAP una cifra erronea che non coiciderà mai con il debito residuo reale al 16 o 17 marzo: anzi sarà maggiore e dunque per te penalizzante (tra l'altro...) oltre che illegittimamente favorevole alla stessa banca!Entro il 16 febbraio, la tua banca potrà conoscere il debito residuo complessivo (la quota capitale ed il rateo interessi) relativo con esattezza all'€-cent solo di quel preciso momento, al max - come ti è stato giustamente riferito - valido fino al giorno prima della prox rata... Dato infatti che il 7 marzo ti verrà addebitata questa benedetta rata di marzo (cioé una cifra costituita da un'altro "pezzettino" di capitale ed una parte interessi), già in quel giorno il debito residuo sarà diminuito!!! Prova a dialogare con il Dirigente Provinciale della sede, by-passando il personale dell'URP Ufficio Credito, che spesso prende cantonate dovute solo a pigrizia e tecniche da burocrati d.o.c.!Tra l'altro, bisogna vedere se ti è stata anche "minacciata" da parte di INPDAP la decadenza dal beneficio qualora tu non riesca a fornire questa certificazione, oppure se la tempistica paventata era a puro titolo indicativo/intimidatorio senza la previsione di alcuna sanzione.Basterebbe che accettino di procrastinare il tutto a data non precedente il 7 marzo: magari già il giorno immediatamente successivo potrebbe andrebbe bene ed essere sufficientemente anticipato in maniera tale da farli "organizzare", perché sono 10 gg prima del rogito...Se anche dopo aver agito in maniera bonaria, continuassero a fare ostracismo, converrebbe fare un tentativo tramite un appuntamento presso il Difensore Civico della propria Provincia, che di professione è un avvocato, ma è una Istitutuzione appositamente creata in seno ai Comuni per tutelare e garantire i cittadini nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche e per assicurare e promuovere il pieno rispetto dei principi di imparzialità e buon andamento della P.A.. Previo appuntamento sì, ma... assolutamente gratis!http://www.difensorecivico.org/Fammi sapere! In bocca al lupo, Vittorio
«Il mondo è iniquità: se lo accetti sei complice, se lo cambi sei carnefice.» Jean-Paul Sartre

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Il mio mutuo è a tasso fisso non variabile.Vale la stessa cosa di quello che mi ha detto.

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per il mutuo a tasso fisso,in realta, quanto detto da vittorio78 non vale piu.Essendo a tasso fisso il piano di ammortamento e' gia definitivamente fissato e la banca puo calcolare il debito residuo al centesimo in qualsiasi momento. Naturalmente le banche non sono motivate a farlo e quindi adducono qualsiasi scusa per procrastinare.Insisti!ciao

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Che sbadato... Effettivamente devo ammettere che questa volta, i miei pregiudizi nei confronti dell'INPDAP, non mi hanno permesso di leggere attentamente il tuo post (lo dicevi al secondo rigo che il tuo mutuo è a tasso fisso!) Cerco di rimediare, aggiungendo quanto segue a ciò che ti ha già saggiamente scritto raziu:resta fermo il mio invito a fare un tentativo diretto presso il Dirigente Provinciale INPDAP per chiedere una dilazione dei tempi sino a dieci giorni prima del giorno previsto per il rogito; qualora l'INPDAP persista nella sua ostinazione a richiererti l'esibizione di questo benedetto conteggio del debito residuo entro il 16 febbraio prossimo, il comportamento da parte della tua Banca "d'origine" che vuole tirare a campare sino al prossimo 7 marzo equivale ad una opposizione della banca alla surroga verso INPDAP, configurandosi dunque un comportamento anticoncorrenziale, perché la surroga è obbligatoria per l'istituto che la subisce.Se dopo vari tentativi "bonari", né l'INPDAP volesse avere il buon senso di attendere sino alla prima settimana di marzo, né la banca desisterà dall'agire il suo atteggiamento ostinatamente ostracista, il mio consiglioè quello di trasmettere una raccomandata 1 con A/R (le Poste Italiane forniscono questo servizio a soli € 7,00 garantendo il recapito del plico in un solo giorno lavorativo successivo all'accettazione presso l'ufficio postale) per diffidarli dal continuare a negarti il diritto alla surroga [tanto è vero che il testo del Codice civile cui si rifà il Decreto Bersani recita testualmente che "(il debitore) può surrogare il mutuante nei diritti del creditore, ANCHE SENZA IL CONSENSO DI QUESTO"] e metterli in mora. Una falsariga potresti consultarla suhttp://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=132889http://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=111051che adatterai al caso di specie.In mancanza di risposta da parte della banca od in caso di esito negativo della diffida/messa in mora, potrai inoltrare un formale reclamo all'Ombudsman, il Giurì dell'artitrato e della conciliazione bancaria, secondo le istruzioni e la modulistica consultabili su http://www.conciliatorebancario.it/ombudsman.htmlhttp://www.conciliatorebancario.it/documenti/Lettera%20Tipo%20Ricorso%20Ombudsman.pdfhttp://www.aduc.it/dyn/sosonline/schedapratica/sche_mostra.php?Scheda=40732.Il sito di Altroconsumo ha pubblicato all'URL http://www.altroconsumo.it/mutui/la-banca-non-accetta-la-portabilita-del-mutuo-ecco-come-denunciarla-all-antitrust-s200833.htmuna guida che dovrebbe poi fare al caso tuo, tramite gli opportuni adattamenti, per la denuncia anche all'Antitrust: cerca di segnalare al più presto e FORMALMENTE a questi due soggetti, gli ostacoli che la banca eventualmente ti porrà di traverso e vedrai che come per incanto si profonderà in un mare di scuse e si potrà finalmente mandarla a fa... rsi benedire!
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Ma l'Inpdap ha sostenuto che le surroghe dei mutui presso di loro sono momentaneamente sospese per cui mi hanno messo ad un bivio.O procedere ad una rinegoziazione il 16 marzo oppure aspettare chissà quanto tempo per la surroga cioè quando sarà risolto il quesito sulle spese del notaio per verificare se sono a carico dell'Inpdap (come dovrebbe essere in base al Decreto Bersani) oppure a carico del Mutuatario (come sostiene invece una nota dell'Inpdap) Se volessi fare la rinegoziazione quello che mi ha detto prima vale lo stesso ?

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