Ho avuto la disavventura di essere stato amministratore delegato, quasi 5 anni fà, per un periodo di 4 mesi, di una srl, che emise degli assegni non coperti, poi, però, sistemati. Il mio nominativo è stato iscritto al CAI -centro allarme insoluti- e da allora qualsiasi mia richiesta di finanziamento, sia pure per una somma minima, è stata respinta. Fin quà le cose potrebbero avere un senso...Quello che non comprendo è perchè il finanziamento debba essere negato anche a mia moglie, che ha una sua pensione personale e una casa di proprietà !! Le richieste, fatte da mia moglie, vengono respinte quando viene fuori il mio nome..., neanche avessi commesso chissà quale efferato crimine..!!Vorrei capire se questo operato, da parte delle finanziarie, è corretto e se c'è un modo per opporsi..
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11/12/2009, ore 10:04
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11/12/2009, ore 10:32
Lei presterebbe dei soldi al marito di una signora segnalata nelle banche dati creditizie perchè soggetto dichiarato AD ALTO RISCHIO DI INSOLVENZA?io no...sua moglie ha una pensione a dipende dall'importo, se è quella minima o comunque è bassa capisce che una finanziaria in caso di insolvenza se avesse la possibilità di pignorarla comunque dovrebbe attendere tempi lunghiinoltre un immobile, anche se fosse intestato solo a sua moglie, può essere aggredito solo in presenza di cifre considerevoli e anche lì l'iter sarebbe lungo e costosoquindi le finanziarie preferiscono non esporsiper quanto riguarda il fatto di opporsi la facoltà di erogare o meno credito è a discrezione della finanziaria/banca stessa, nessuno la può obbligare. |
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11/12/2009, ore 14:28
scusa ma in che senso salta fuori il tuo nome? se ti aggiungi come richiedente o come garante ovvio che la richiesta viene rifiutata.ed ora, inutile insistere nelle richieste anche da parte di tua moglie: dopo dei rifiuti, meglio aspettare qualche mese.ma solo lei dev'essere la richiedente. |
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