Buongiorno, presso la mia banca ho un fido di 2.000€ utilizzato per 1.500€. Nella stessa banca mensilmente ho una rata di un mutuo di 700€ scadente a fine mese. La banca quindi per tutelarsi in vista della scadenza non mi fa accedere alla disponibilità del fido anche se siamo al 10 del mese, giorno in cui mi viene accreditato lo stipendio e pagata la rata precedente in ritardo di 10 giorni. La motivazione è che le ultime rate sono state pagate in ritardo (ne ho pagate finora 57 su 60 senza saltarne alcuna, a parte ultimamente con pochi giorni di ritardo). Ma la banca lo può fare anche se il mio fido è in essere? La mia paura dell'accredito dello stipendio è che una volta saldato il mutuo mi congeli tutto lo stipendio per rientrare dal fido ed azzerarmelo.
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29/08/2011, ore 15:18
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29/08/2011, ore 15:21
è un fido, e la banca può tutelarsi a sua discrezionepotrebbe anche chiederne il rientro immediato volendo, senza alcuna motivazione, quindi non si impunti, se può faccia a meno di quei 500 euro di fido ancora disponibili. |
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29/08/2011, ore 15:39
Quando sono in banca osservo la gente che entra, quelli che entrano a testa alta spavaldi hanno il conto sopra, quelli che entrano dimessi e timorati come quando entrano in chiesa hanno il conto sotto, manca solo la genoflessione con il segno della croce, fateci caso. |
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29/08/2011, ore 16:02
Diciamo che un fido fa parte di una pattuizione contrattuale e dunque la banca o glielo revoca totalmente o deve lasciarglielo utilizzare a suo piacimento.La banca può non renderle disponibili somme del fido se, a causa di qualche alchimia interna ai limiti della legalità, è consentito loro "impegnare la partita" relativa alla rata del mutuo; ma questa è una furberia bella e buona ed è scorretto, ma soprattutto è contrario al principio di buona fede nell'esecuzione del contratto, ex art. 1375 CC. e per tale motivo può anche diffidarli per iscritto, minacciando azioni legali.Lo stipendio è suo e, senza il provvedimento di un giudice, nessuno potrà mai toccarglielo; certo, però, che se viene versato nello stesso conto e la banca le revoca il fido, il versamento dello stipendio viene considerato a decurtazione delle somme utilizzate in conto e, dunque, addio stipendio.Del resto, se lei revocasse l'accredito dello stipendio immagino che loro le revocherebbero immediatamente il fido. Mi pare che ci sia poco da fare, se non mettendo in pratica delle astuzie e, conseguentemente, litigare.Le astuzie consistono nell'attendere un momento favorevole, dare fondo alla disponibilità del fido, revocare immediatamente l'accredito dello stipendio spostandolo altrove; loro le revocheranno altrettanto immediatamente il fido, poi vi metterete seduti a tavolino e lei dirà loro che ora si rendano disponibili a stabilire un comodo piano di rientro: prendere o lasciare. Naturalmente le ultime tre rate del mutuo le paghi, se no non le rilasceranno l'atto di assenso alla cancellazione dell'ipoteca. |
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29/08/2011, ore 19:13
MEK dice<< |
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29/08/2011, ore 19:48
CAGLIOSTRO SCRIVE:Si trattiene max un 20% e magari agginge pure gli interessi,ma nopn più di questo. E se ci provasse,basta avvertire il Direttore : ti tieni quello che ti spetta nei modi corretti o vado a denunciarti appena esco di qui per abuso di ufficio,appropriazione indebita ed estorsione QUESTO UOMO è IL DIRITTO VIVENTE.!!!!!WOWOWOWOW |
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