a seguito di un accordo con mia cognata di acquistare un immobile di sua proprieta' io e mia moglie abbiamo chiesto alle nostre banche di riferimento un mutuo di circa 100000 euro ma la pratica nn e' stata presa in considerazione da almeno 4 banche x il problema legato all' intreccio di parenti sia x la compravendita tra sorelle che x il fatto che io avendo presentato una busta paga come lavoratore dipendente ma della societa' dove mia moglie e' in societa' con il padre.quale e' la nostra colpa quello di lavorare insieme ? nn capisco !!!! noi abbiamo sempre lavorato onestamente e alla prima necessita' le banche ci contestano quello che dovrebbe essere un diritto acquisto di prima casa!! e la loro giustificazione e' che secondo loro queste operazioni vengono fatte x produrre liquidita' o qualcosa del genere ma in realta' non e' cosi' noi nn abbiamo una casa e vorremmo comprare quella di mia coognata dove peraltro noi viviamo da 10 anni. qualcuno puo' aiutarmi a capire? vi ringrazio
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26/01/2010, ore 22:21
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26/01/2010, ore 22:49
Probabilmente dalla visura catastale l'immobile risulta valere meno di quanto richiesto , percui non accettano la domanda , ma evidentemente vi sono altri motivi . La banca ha comunque tutto il diritto di accettare o rifiutare una domanda di mutuo Pertanto se alla richiesta di mutuo segue una risposta negativa poco si puo' fare purtroppo , ti consiglio di farti dire la motivazione esatta perche' quella di creare liquidita' non convince in quanto da che mondo e mondo tra parenti si sono sempre acquistate e vendute case a prezzo di mercato . |
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26/01/2010, ore 23:15
in realtà tra parenti stretti non è proprio la "norma" fare compravendite, il dubbio delle banche è proprio quello che si tratti di finte vendite, per esigenze di liquidità o per sottrarre patrimonio all'asse ereditario.un rischio del genere non è ben accetto dalle banche e pertanto rifiutano a priori l'erogazione del mutuo.detto questo... le banche non ti metteranno mai per iscritto il motivo del rifiuto, non sono nemmeno tenute a farlo. |
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27/01/2010, ore 08:51
grazie x avermi risposto ma x quanto riguarda il valore dell immobile e superiore almeno di 3 volte l importo richiesto qiundi il problema nn e' quello, il rapporto rata reddito va bene xche' stiamo parlando di una rata di 440 euro mensili che con il cup nel giro di 25 anni puo' diventare al massimo di 620 euro il problema x quello che mi contestano le banche e' quello che ho gia' scritto in precedenza e comunque quello che scrive l amico che mi ha risposto e' vero . il mutuo anche avendolo presentato ufficialmente con moduli ufficiali e firmati nn mi e' stata data risposta x iscritto ma solo verbalmente e peraltro x le banche proprio x questo loro modo di lavorare e' come se io il mutuo nn l avessi mai presentato perche' in realta' nn mi e' stato negato ma bensi' ritirato in modo che poi possa fare richiesta da un altra parte . mi chiedo a questo punto posso contestare in qualche modo questa situazione?grazie atutti |
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27/01/2010, ore 09:07
il valore dell'immobile non conta, anzi proprio il fatto che sia così elevato rispetto al richiesto, mette ancora più dubbi alla banca, per i motivi che risparmio2009 ha esposto chiaramente.io ti posso aggiungere che in realtà molte banche rifiutano lo specifico tipo di operazione, mentre altre lo accettano, salvo eseguire nel corso della delibera gi approfondimenti che ritengono più opportuno.non posso fare sul forum i nomi di queste banche, per motivi ovvii, ma sono senz'altro più di una... continua a cercare.... |
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27/01/2010, ore 11:34
come già scritto in altri casi, è buono che non ti abbiano "rifiutato" l'operazione ma di fatto fatta rinunciare; in questo modo non ci sono evidenze "negative" in crif. |
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