Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritto e volevo sottoporvi un problema.
Due anni fa , per problemi finanziari, ho riformulato un prestito esistente con la banca per inglobare un fido sforato.
Ho pagato regolarmente per un anno finchè mi è saltato un grosso pagamento che mi è stato "liquidato" con una decina di postdatati di piccoli importi. Questo successe ad ottobre 2010. Con questi assegni (anzi, le fotocopie) vado in banca a parlare col direttore, ma scoprii che era stato appena cambiato. Mi riceve il vice (che è stato sempre lo stesso) , gli espongo il problema e gli chiedo di temporeggiare qualche mese e avrei ripreso a pagare. La rata mi è sempre stata pagata (loro la toglievano e poi io depositavo) entro la scadenza anche se poi i soldi li depositavo sul conto 1 o 2 settimane dopo (sono un'artigiano e di sti tempi recuperare i soldi "in tempo" non è mai facile.). Così le rate risultavano pagate fino a febbraio 2011 facendomi andare in rosso il conto per l'ammontare delle rate stesse. Dopo qualche mese ripresi a pagare. Ma quando controllai l'estratto conto, notai che il totale del prestito era finito sul conto mandandomi in rosso per più di 20.000 euro.
Decisi di fermare i pagamenti e di rivolgermi prima all' adiconsum e poi ad un'avvocato, anche perchè risultava una segnalazione in centrale rischi, anche se non ho mai ricevuto nessuna raccomandata che ciò stava per avvenire... ma purtroppo non ne sapevano abbastanza di crif e garante, tant'è che ho dovuto mostrargli io un foglio del garante ,scaricato in rete,che diceva appunto che la banca doveva prima mandarmi una raccomandata a/r...
secondo voi la banca è stata corretta ?
come dovrei comportrmi?
ma la banca poteva spostare il prestito sul conto (senza avvisarmi prima) anche se le rate venivano lo stesso pagate ma nessuna cifra veniva depositata sul conto?
oltretutto, poteva la banca segnalarmi in centrale rischi senza prima avvisarmi e mettermi in condizione di poter provare a sanare il debito con loro?
vi ringrazio anticipatamente