salve volevo sottoporvi un problema che ho riscontrato con la mia banca.invero nel settembre 2008 ho effettuato la rinegoziazione del mio mutuo portandolo dal tasso variabile al fisso stabilendo un nuovo piano di ammortamento con un rata che ( essendo tasso fisso) doveva rimanere la stessa sino all'estinzione. a sei mesi dalla rinegoziazione mi accorgo che la banca si trattniene sempre una rata superiore dopo varie discussioni finalmente riesco ad ottenre la situazione del mio mutuo e in banca risulta effettivamente una rata superiore a quella prevista nella rinegoziazione e nel piano di ammortamento. cosa fare? posso chiedere oltre alla differenza e alla regolarizzazione della posizione anche gli interessi?grazie
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31/03/2009, ore 11:57
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31/03/2009, ore 12:16
Se c'è difformità contrattuale, la banca "deve" ripristinare la situazione riaddebitando le somme con la valuta antergata, in modo da correggere....lo squilibrio.Comunque:....Se le somme in più, sono dovute solo ad una errata applicazione del piano d'ammortamento, in effetti non hanno arrecato danni patrimoniali (se non quelli della difformità) perchè le somme rientrate in più sono comunque a Suo vantaggio, ed avrebbero anche comportato meno interessi debitori alla banca....In teoria se non disturbano la rata, se ne avvantaggerebbe nel tempo, pagando come dicevo meno interessi annuali e terminando prima l'ammortamento, con cifra inferiore il saldo finale....Sempre se parliamo solo di quote ammortamento...e quindi verificando che il tasso e lo spread applicato, siano corretti e conformi a quanto sottoscrtitto. |
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