ciao, mi sento come se mi fosse passato sopra un tir...la situazione è questa...a settembre 2006 incarico una nota agenzia immobiliare della vendita del mio appartamento, il giorno 11.12.07 l'agente mi propone una "proposta di acquisto" da parte di una persona che era tra l'altro già in possesso di predelibera del mutuo, il prezzo che proponeva l'acquirente era in linea con la mia richiesta, il compromesso viene firmato da entrambe le parti in data 15.12 con la clausola che il rogito sarebbe stato effettuato entro il mese di gennaio 2007...dato che la compravendita era a breve giro (secondo l'agente e l'acquirente) l'acquirente lascia in agenzia un assegno di soli 3.000€ con la richiesta nei miei confronti di non incassarlo e andare a rogito con l'intera cifra.Inoltre lo stesso acquirente si è impegnato ad acquistare la cucina presente nel mio appartamento.Conclusione a gennaio non si è fatto nessun rogito, mi è stato chiesto di attendere il mese di febbraio perchè il ritardo era dovuto alla delibera che la banca doveva rilasciare (e ulteriore richiesta di non incassare quell'assegno lasciato x la caparra).Il rogito viene fissato x il 2 marzo 2007, me ne da conferma lo studio notarile stesso....Peccato che il pomeriggio del 28 febbraio una telefonata mi fa sprofondare perchè risulta che la delibera che la banca aveva rilasciato viene "ritirata" e il mio acquirente non avendo il mutuo non può adempiere al contratto...bello è che non vuole nemmeno che io incassi il suo benedetto assegno di 3.000€ , che diciamocelo sono pochini ma almeno mi ci pago parte della cucina che ho dovuto acquistare dato che la mia è rimasta nell'appartamento...Chi ha ragione...chi ha colpa...posso essere risarcita del tempo e dei potenziali acquirenti che ho perso...e poi è possibile davvero che la banca impieghi 40 giorni x deliberare e solo 2 giorni prima del rogito saltino fuori delle magagne così enormi da far saltare l'affare...come mi tutelo??