28/5/2009A rischio usura 15mila impreseCrisi, l'allarme della ConfesercentiIl presidente della Confesercenti, Marco Venturi, lancia l'allarme: "La crisi rende le piccole imprese più esposte all'azione predatoria degli usurai. Nel 2008 ben 15.000 imprese hanno chiuso i battenti perché sovraindebitate e spesso strozzate". Poiché i primi dati del 2009 confermano questa tendenza, che si sta estendendo anche alle medie aziende, Venturi chiede alle banche diverse modalità nell'erogazione del credito.I piccoli imprenditori hanno paura, stretti tra la violenza della criminalità comune e la morsa di quella organizzata che gestisce un volume di affari di oltre 130 miliardi di euro. Buona parte di questi - dice Venturi - arrivano dal taglieggiamento imposto alle imprese e dall'usura che cresce in modo esponenziale a causa della crisi economica e delle difficoltà degli imprenditori ad accedere ai finanziamenti bancari. Se l'unica chance che ci rimane è quella del ricorso all'usuraio allora è meglio chiudere prima"."Lotta all'economia sommersa""Solo sostenendo i consorzi fidi, con adeguati finanziamenti finalizzati ad aiutare le piccole e medie imprese, si potranno evitare inutili sofferenze, minacce e ricatti", secondo il presidente dei commercianti. Inoltre, le Pmi "devono essere liberate anche da quell'economia sommersa, favorita da migliaia di immigrati clandestini e di furboni nostrani pronti ad alimentare la concorrenza sleale contro chi rispetta regole costose e spesso incomprensibili. E' ora di dire basta a ogni illegalità e a ogni spreco del denaro pubblico versato dai cittadini e dalle imprese. La grande svolta che serve è quella di cambiare radicalmente il Paese, affrancandolo dagli sprechi e dalla pletora insopportabile di istituzioni e di nomine d'ogni tipo".La riforma federale, che non deve servire in nessun modo a moltiplicare poltrone o aumentare la pressione fiscale, avverte Venturi, "prevede il taglio di circa 50.000 consiglieri ed assessori di Comuni, Province e Circoscrizioni. Bene, se son rose fioriranno".c'e ancora da aspettare o scrivere che e' tutto inutile?
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30/05/2009, ore 18:42
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30/05/2009, ore 18:51
Si, ne siamo certi.Lo Stato non può e non deve praticare ingerenze di alcun tipo ai privati.Non può lo Stato costringere un privato a cambiare le proprie regole di valutazione di affidabilità e di conseguenza la decisione di a chi, quanto e perchè affidare i propri denari.Al limite lo stato attraverso la banca d'Italia eroghi in prima persona dei prestiti. |
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30/05/2009, ore 20:03
Le manifestazioni servono ?NO !!!! basta vedere quante ne hanno fatte a vari titoli e cosa hanno ottenuto.Francamente se devo andare ad una manifestazione per un'aumento di salario per dopo vedere che l'aumento ci sarà ma di 20 euro al mese.....tanto vale che vada a chiedere direttamente l'elemosina.D'altronde basta guardare e rifletterci sù un'attimo senza essere per forza da una parte o dall'altra.Con tutte le manifestazioni fatte a vario titolo andiamo sempre peggio.Oppure è solo una mia impressione.Le banche continuano a fare quello che vogliono,personaggi della tv continuano a fare pubblicità di prodotti che con il pagamento rateale sono al limite dell'usura,le finanziarie che del rispetto della privacy se ne fregano...ecc,ecc.Qualcuno dirà e allora cosa facciamo ?C'è chi dice innondiamoli di Fax.....mandare un fax costa e cmq a chi li mandi ? alla finanziaria ? alla banca ? e in quanti hanno il fax a casa,poi c'è da considerare che probabilmente il numero di fax che danno è quello di un apparecchio ricevente dove lo sportello punta dritto al cestino.Però un'idea l'avrei e costa sicuramente meno di un fax.La posto nella sezione recupero recrediti.Bayz |
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