Notizia di oggi: è stato firmato un accordo per la sospensione mutuo per le famiglie!Mi auguro che, vista la grave crisi, questa volta le banche dimostrino veramente di dare aiuto.Vi spiego come oggi si comportano le banche.A giugno 2009, a seguito di separazione giudiziale con affidamento del figlio minore e senza lavoro, presento richiesta di adesione all'iniziativa "Insieme 2009" all'Unicredit che prevede una sospensione delle rate di mutuo x 12 mesi a chi ha perso il posto di lavoro, chi ha a carico figli minori, chi è in separazione.Il mio ex che risulta cointestatario del mutuo, ma la proprietà dell'immobile è esclusivamente mia, a causa dei cattivissimi rapporti che hanno scatenato la giudiziale, ha pensato bene di rifiutarsi a sottoscrivere la mia domanda (non ha alcun interesse personale, risulta nullatenente, ha debiti personali con banche e finanziarie, ha già a suo carico 2 denunce penali per mancato mantenimento al figlio).Prima risposta della banca: la richiesta può essere esaminata solo se verso le tre rate scadute fino alla data di presentazione della domanda. Ad agosto, con prestiti familiari, riesco a regolarizzare la mia posizione. Seconda risposta della banca:la richiesta non può essere accolta perchè manca la firma del cointestatario che magari in futuro potrebbe fare ricorso. Li ho ringraziati per lo sforzo che hanno manifestato nell'aiutarmi. Come si può pretendere di fronte ad una separazione giudiziale l'accordo delle parti? Come si possono tappare gli occhi di fronte al fatto che comunque l'immobile è solo di mia proprietà e che lui non gode di alcun diritto, con la conseguenza che l'istituto, avendo in garanzia l'immobile, può in qualsiasi momento iniziare azione legale a prescindere dal mio ex?Quale interesse ha la banca a rifiutare la mia richiesta se non solo quello esclusivo di guadagnare interessi anche sulle mie difficoltà?Quale diritti potrebbe reclamare il mio ex e quindi fare ricorso?Quali potrebbero essere i danni che procurerei a lui beneficiando di questa richiesta?Come hanno potuto ignorare il mio sacrificio di aver versato 3 rate in una volta?Come pensano di affrontare il mio stato di morosità? (Sono alla viglia della scadenza della quinta rata). Non serve a nulla dimostrare di volersi comportare correttamente!Mi auguro veramente che smettano di aggravare ulteriormente le situazioni delle nostre famiglie e di risolvere il mio problema con questo nuovo accordo che decollerà a gennaio 2010. Se qualcuno può dirmi come posso muovermi?
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22/10/2009, ore 11:02
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22/10/2009, ore 11:21
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22/10/2009, ore 12:27
Non condivido parte delle sue risposte, ma comunque non ho problemi a risolvere il suo dubbio.Sono stata licenziata a febbraio 2007 perchè l'azienda ha cessato l'attività.Avevo un contratto a tempo indeterminato e, ad oggi, avendo peraltro 44 anni, non riesco a trovare un'occupazione. |
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22/10/2009, ore 13:14
mandi una raccomandata al suo ex marito dicendo che a causa sua - che non ha voluto presentarsi in banca dando il benestare (indichi date e luoghi precisi) - non ha potuto beneficiare dell'aiuto che Unicredit dava ai propri clienti in difficoltà, con i danni relativi che ha dovuto subire.Gli intimi di presentarsi il giorno xx/xx (che avrà prima accordato con il suo direttore di banca) per aderire all'iniziativa Abi di gennaio 2010 e invii copia anche alla Banca.Poi si rechi da un giudice di pace e si faccia consigliare in quanto se un debitore che non paga continua a fare ostruzionismo per la risoluzione dei problemi verrà chiamato a rispondere, ma ci vuole qualcosa di scritto che dimostri la colpevolezza del marito. |
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