Ho un mutuo 1° casa da aprile 2006 a tasso fisso di 5,35 (diciamo che come fisso è ancora competitivo), capitale residuo circa 90.000 euro. vorrei chiedere liquidità aggiuntiva per ristrutturare (circa 70.000 euro) ma i problemi e i dilemmi che sto incontrando sono veramente tanti:non trattandosi di una surroga, ho da affrontare, oltre al notaio, parecchie spese come se fosse un mutuo nuovo a tutti gli effetti, compresa anche la perizia. L'unico istituto che agevola questa operazione è Ing direct (spese solo notaio) ma il prodotto più allettante che offre è a tasso variabile (puro) con tutti i rischi del caso;per quanto riguarda altre proposte, ho provato con- MPS: variabile con cap 5,50 (che mi hanno assicurato essere un variabile a tutti gli effetti. Mi riferisco al mantenere questa caratteristica anche una volta raggiunto il tetto massimo, se il tasso dovesse riscendere). L'unico problema è che, essendo rimasti parecchio scottati con false ristrutturazioni, MPS vorrebbe liquidare direttamente l'impresa a fine lavori. Ma quale impresa non vuole essere pagata “strada facendo”? e tutte le spese che devo affrontare per materiali, mobilio, etc chi me li anticipa? se li avessi avuti certamente non sarei stata qui a parlare di questi dilemmi....- Barclays propone un fisso più vantaggioso rispetto a quello che ho ma è penalizzante per quanto riguarda le spese accessorie (4265 euro, escluso notaio).Francamente ho trovato proposte APPARENTEMENTE più allettanti (spread molto bassi) ma con polizze assicurative sulla vita da capogiro!! Si arriva fino a 17.000 euro con un incidenza di circa 100 euro sulla rata mensile (a cosa serve lo spread basso se poi l’intero vantaggio se lo “mangia” la polizza?)!! C’è inoltre da dire che la polizza sulla vita è, a mio avviso, diventato un elemento poco trasparente che non consente al consumatore di confrontare agevolmente i vari prodotti perché, se anche nel prospetto se ne fa riferimento in modo generico, il consumatore non riesce ad avere l’immediata percezione di quanto possano incidere sulla rata mensile.Morale della favola, sto maturando l’idea di fare tutta l’operazione con Ing direct (tasso variabile puro a spese zero, neanche polizza) e passare (con semplice surroga) nel giro di poco tempo a qualche altro prodotto che mi tuteli di più ma i dubbi sono:- l’incognita sulle variazioni del mercato (mi auguro che entro un anno non venga completamente stravolto il mercato),- tempistica: sembrerebbe che le banche, nonostante la surroga sia possibile farla per legge in un qualsiasi momento, vogliano tutelarsi nel vedere come mi comporto nei primi 6 mesi di pagamento e solo successivamente accetterebbero la surroga. (È effettivamente una prassi consolidata?)- Inoltre, è vero che, nonostante il decreto Bersani non ponga un limite sul numero delle surroghe per lo stesso mutuo, le banche hanno “concordato” di non accettare “la surroga della surroga” per tutelarsi “da giochi perversi”? non si tratterebbe di un ostacolo alla libera concorrenza? Non è che rischio anche io di rientrare in questa casistica anche se di fatto “il mio primo passaggio” (quello a Ing Direct) non è di fatto una surroga?- Ci sarebbero inoltre altri rischi che non ho considerato? È il caso che mi faccia seguire da un consulente (notaio e/o consulente finanziario?)Un'altra alternativa potrebbe essere la surroga + liquidità tramite ipoteca 2° (nuovo mutuo con spese inferiori perchè importo più basso) ma in questo caso per la parte aggiuntiva non si godrebbero di sgravi fiscali e agevolazioni ex decreto Bersani per eventuali surroghe (perché precludersi una strada del genere?).Cosa mi consigliate di fare?Grazie
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06/12/2009, ore 22:23
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07/12/2009, ore 11:21
per quanto riguarda il tasso variabile nessuno può dirlo cosa succederà.....io ho scelto il variabile puro sia alla stipula del mutuo che quando ho fatto la surroga, ma è ovviamente totalmente una scelta personale. Certo il rischio c'è, ma i tassi fissi attuali non sono poi così convenienti a mio avviso.Per la tempistica, anche io sono passato da BPU a ING Direct, e mi sono trovato benissimo: corretti, costi zero reali come da prospetto e tempistica molto veloce (dalla prima richiesta online all'atto sono passati due mesi).Forse spesso le attese variano anche in base al tipo di contratto, dal tipo di rischio che il cliente può portare all'istituto...... e poi mi risulta che le surroghe inferiori ai 100.000,00 euro non sino così allettanti per le banche.....ma perchè non provarci? |
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08/12/2009, ore 23:19
di norma i mutui per ristrutturazione vengono erogati a stato d'avanzamento lavori, non vedo come potrebbe la banca pagare direttamente l'impresa.Morale della favola, sto maturando l’idea di fare tutta l’operazione con Ing direct (tasso variabile puro a spese zero, neanche polizza) e passare (con semplice surroga) nel giro di poco tempo a qualche altro prodotto che mi tuteli di più ma i dubbi sono:---occhio, non bisogna dare per scontato che poi sarà facile surrogare trovando condizioni accettabili.è anche vero che le banche difficilmente finanziano mutui già surrogati o sostituiti, proprio perchè non hanno intenzione di investire risorse su un mutuo che potrebbero perdere poco dopo (il cliente ha già dato prova di essere "ballerino"), e questo è comprensibile.l'ipoteca di secondo grado non mi sembra facilmente percorribile, nessuna banca entra in secondo grado se non quella presso la quale si ha già il mutuo. |
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10/12/2009, ore 13:18
ma è possibile allora che sono costretta a fare un nuovo mutuo a tasso variabile o fisso (meno convenienti rispetto a quello che ho) "puri" rimanendo fuori dal mercato delle soluzioni intermedie (variabile con cap, misto, etc..)? |
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10/12/2009, ore 18:00
Si è possibile: il mutuo di sostituzione + liquidità è a tutti gli effetti un nuovo mutuo.La nuova banca eroga un nuovo mutuo, il cui importo va in parte ad estinguere il vecchio mutuo e parte va a te come liquidità aggiuntiva. Tieni presente che l'importo totale del nuovo finanziamento non deve superare l'80% del valore dell'immobile (così come da perizia) e il rapporto tra la rata e il tuo reddito disponibile non deve superare il 40%.Lascia perdere le banche che ti obbligano a stipulare una assicurazione: solitamente costa il doppio di una polizza normale perchè serve alle banche stesse per avere più margine. Tra l'altro se ti chiedono di pagare un premio unico anticipato solitamente non te lo restituiscono in caso di estinzione anticipata del mutuo (ad esempio per surroga). |
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11/12/2009, ore 14:32
il problema è quanto regge attualmente la perizia.perchè se fosse possibile già ottenere la somma necessaria con una "sostituzione più liquidità" (cioè rifinanziamento), probabilmente si accede a prodotti più "standard".in caso di erogazione a stato d'avanzamento lavori, cosa che non tutte le banche fanno volentieri, anche la gamma prodotti si riduce. |
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