Salve,Volevo porre alla Vostra attenzione una situazione che presumo essere coerente con quanto, ancora oggi, capita a chi sostituisce il proprio mutuo passando ad altro istituto bancario e che rappresenta un illecito delle Banche.Dal Febbraio 2007 il decreto Bersani è per così dire ufficiale, dunque "legalmente" applicabile. Esso è piuttosto chiaro sul discorso Portabilità dei Mutui / Surrogazione. Da Febbraio la "legge" stabilisce che si possa trasferire l'ipoteca e dunque il proprio mutuo tramite una procedura denominata Surrogazione. E' legge. A Marzo 2007 contatto un nuovo Istituto al quale trasferire il mio mutuo. Naturalmente chiedo della Surrogazione (oltre al discorso delle penali). Mi viene detto che bisogna attendere Maggio in quanto ci sarà un incontro tra ABI e Associazione Consumatori. Si giunge a Maggio. Viene raggiunto un accordo (un paradosso visto che c'è una legge super partes che GI° definisce cose e come deve essere fatto). L'accordo sancisce alcuni punti, come la cancellazione dell'ipoteca, le penali d'estinzione, etc, etc. Ma non la Surrogazione (che, voglio ricordarlo, è legale da febbraio). La mia attesa sino a Maggio (per vedere cosa sarebbe successo) determina un aumento della rata del fisso che avrei preso (sarei passato da variabile a fisso) di circa 100 € che moltiplicato per 30 anni produce una cifra considerevole. A luglio dunque, mi sono trovato a DOVER procedere al trasferimento, senza possibilità (COME SANCISCE LA LEGGE) di poter Surrogare il mio vecchio mutuo e pagando circa 2.600 € ad un simpatico Notaio e 888 € per una nuova assicurazione sulla casa (la vecchia naturalmente non andava bene) nonchè l'aumento della rata spalmato sui 30 anni.Il mio obiettivo è rivolgermi ad un avvocato per capire se c'è la possibilità di avere sia il rimborso della parcella del notaio sia un risarcimento sui ritardi nella attivazione della pratica che hanno determinato un aumento del mio debito nei confronti della banca.