Mi dispiace ma per i prestiti, tutti, stipulati prima dellaa entrata in vigore della legge 108/1996, non esiste nessuna possibilità che venga dichiarato "USURAIO". Nel suo caso specifico, sicuramente, invece, è possibile controllare, riscontrare e ricalcolare, la così detta usura "sopravvenuta", che, come scritto tantissime volte anche su questo forum in altre discussioni, non rappresenta un reato penale, ma obbliga la banca a ricalcolare le rate se al momento del pagamento alla loro scadenza naturale il tasso applicato supera la soglia usuraia trimestrale in vigore al momento. Nel suo caso specifico, può effettuare benissimo il controllo a partire dalla prima tabella pubblicata il 2 aprile del 1997, sino alla scadenza del mutuo, basta impostare un foglio elettronico, con i dati che servono;
soglia usuraia trimestrale
tasso applicato
differenza tra i due
tutti i risultati della terza colonna con il segno meno (soglia usuraia inferiore al tasso applicato), sono le rate da ricalcolare.
Deve inviare poi una richiesta ufficiale alla banca del ricalcolo. Tenga presente che questa (l'usura sopravvenuta) è tipica dei contratti di mutuo con il tasso fisso. Mi pare chiaro che il paragone seve essere fatto tra due termini omogenei (la soglia ed il tasso applicato), per cui deve tenere presente che le tabelle riportano il TAEG, mentre il pda è calcolato con il T.A.N. che così semplicemente non possono essere paragonati, per cui, minimo deve trasformare il suo T.A.N. nel Tasso Effettivo Annuo, per effetto del frazionamento dei pagamenti. Di solito, sia il T.A.N., sia il T.E.A. sono riportati sul contratto. Sulla differenza tra i due tassi, potrebbe giocarsi una altra "carta" se per caso sul ctr il TassoEffettivoAnnuo NON è scritto (ma nulla c'entra con l'usura). Infatti se questo secondo tasso non è scritto, potrebbe portare in giudizio la banca e sicuramente troverà la sua richiesta accolta, che sarebbe che il tasso esposto in ctr NON è il T.A.N. ma il Tasso Effettivo, per cui sarà necessario ricalcolare il piano di ammortamentocon il nuovo .T.A.N, che un qualsiasi commercialista è in grado di trovare in pochi minuti, attenzione questo comnporta sicuramente un giudizio che potrebbe arrivare sino in Cassazione, per cui è bene valutare la cosa sui benefici economici, perchè, le dico sa subito, la differenza tra i due tassi non è che sia molto alta, per cui è logico pensare che un ricalcolo può essere importante solo se il mutuo superi, diciamo, ad occhio e croce per una mia valutazione personale i 250.000.000 di lire e se supera di molto i 10 anni (nel suo caso si tratta di 20 anni), però nulla le vieta di farsi fare un calcolo e valutare se fare causa alla banca, attenzione, ripeto, NON PER L'USURA, non confondiamo le due cose. Concludendo, sia per la usura sopravvvenuta, sia per la (eventuale) mancanza del tasso effettivo annuo scritto in ctr, serve un professionista per calcolare il "quantum" e che bisogna pagarlo (per la seconda sicuramente sarà necessario portare in giudizio la banca), per cui tenete ben presente l'importo del mutuo sui cui si dovrà lavorare (comprela la sua durata), con il fatto che nel 1989 si chiedeva mediamente con le lire 100.000.000, con l'euro 100.000,00 (che sono 200.000.000 di lire), ad occhio e croce.
Se sommate il T.A.N. al Tasso di Mora, tutti i mutui stipulati dagli italiani sono presuntivamente usurai, TUTTI, proprio TUTTI