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Discussione spostata dall'area "Supporto tecnico".

Cari Tutti,vorrei raccontare questa incredibile situazione in cui mi sono trovata e che e' a dir poco paradossale.Abbiate la cortesia di leggere questo lungo post e poi mi direte come Vi saresti comportati al mio posto.....Intorno al 20/5/2008 mi sono rivolta ad una finanziaria perche’ avevo necessita’ di una liquidita’ extra.Ho trovato su un giornalino di distribuzione gratuita il nominativo di una societa’ che prometteva finanziamenti senza necessita’ di grosse garanzie ed anche senza effettuare la cessione del quinto.Ho fissato un appuntamento dove ho chiesto espressamente che non mi venisse effettuata la cessione del quinto dello stipendio, piu’ per non far sapere i miei affari all'ufficio dove lavoravo che per altro, e - nonostante mi ritrovassi col ‘bollo’ di cattiva pagatrice a causa di un disguido avvenuto con Fiditalia che aveva mal registrato le coordinate del conto dal quale prelevare le rate a mezzo RID (naturalmente ho tutta la corrispondenza e.mail scambiata a prova di quello che dico) - questa possibilita' mi era stata data come certa.Naturalmente avevo da tempo sistemato la mia posizione, rimettendomi in pari con i pagamenti.Mi riceve una persona presso un ufficio che ha le sembianze piu’ di una casa di appuntamenti che di un ufficio commerciale, ma non ho voluto dar ascolto alle mie impressioni personali dicendomi che ero prevenuta.Ci sono solo alcuni PC portatili, gli armadi non contengono raccoglitori, non vedo carte sulle scrivanie, ma quando dico a questo signore che l’ufficio mi sembra quello del mago di Genova (in un momento di nervosismo in cui ci siamo scambiati ‘complimenti’!) il personaggio fa l’offeso dicendomi che la societa’ e’ presente sul mercato dal 1995 (anche se non e’ vero perche’ ho fatto indagini e risulta una societa’ registrata a Napoli con filiale a Roma dal 2002).Dunque, in maggio chiedo un finanziamento di Euro 30.000.- Intorno ai primi di giugno ricevo una telefonata in ufficio (pensando fosse della finanziaria contattata) che mi chiede il numero dell’ufficio personale solo per avere conferma che sono dipendente dell'azienda a cui stavano telefonando.Ingenuamente glielo do e parte cosi' parte il processo di cessione del quinto, nonostante quello che mi era stato promesso.Saro’ breve: il giorno 24/6 vengo convocata dal primo personaggio che mi consegna un assegno circolare della Cassa di Risparmio di Ravenna di Euro 17.000 dicendomi che e’ un acconto e mi rassicura che i restanti Euro 13.000 mi sarebbero stati consegnati intorno alla meta’ di luglio, una volta ottenuta una ulteriore approvazione di cui non capisco bene il motivo, ma che per necessita’ considero corretta.In quel periodo io sono molto pressata da miei problemi di lavoro, dalla mia salute e naturalmente dalla necessita’ di liquidita’ (mio marito da circa tre mesi aveva perso il lavoro), che mi ha costretto a rivolgermi a questo signore che si e’ rivelato un vero truffatore.Preciso anche che ho firmato un sacco di scartoffie, ma non ho mai avuto copia delle stesse, per i motivi piu’ svariati tipo fotocopiatrice rotta, tutti i documenti sono adesso a Roma e altre stupidaggini simili.Degli Euro 17.000 ricevuti, Euro 8.000 sono andati alla societa’ per pagare i legali che hanno provveduto ad effettuare i quattro ricorsi per la cancellazione del mio nominativo dai quatrtro archivi ufficiali (Crif / Esperian, ecc.)Naturalmente il rimanente importo non mi bastava per quello che dovevo saldare per cui, sicura che alla fine di luglio avrei ottenuto il saldo del prestito, mi sono presentata presso la mia banca dove mi e’ stata accordata un’uscita temporanea di circa Euro 7.000.Il vero calvario ha inizio intorno al 15/16 luglio quando ho iniziato ad essere pressante con il personaggio della finanziaria per sapere quando avrei avuto il saldo del prestito e lui iniziava ad infastidirsi.Saro’ breve: mi ha portato fino alla fine del mese dicendomi che l’ok sarebbe arrivato a giorni, che erano tutti presissimi perche’ era periodo di ferie, e cosi’ via.I soldi non sono mai arrivati perche' solo lui sapeva che non c'erano altri soldi in arrivo.Io, che ormai ero logorata da questa situazione ed iniziando a semtirmi messa nel sacco, ho iniziato a registrare i vari incontri con il suddetto signore (per mezzo di un minuscolo registratore nella miaborsa tenuta aperta sulle ginocchia), facendogli confermare esattamente come stavano andando le cose.Nel frattempo trovo un nuovo lavoro, la liquidazione viene versata alla finanziaria che scopro essere una diversa da quella contattata (ma probabilmente dello stesso gruppo dell’altra).Dopo mie sollecitazioni telefoniche ricevo la lettera contenente il conteggio del residuo da pagare e con mia assoluta sorpresa (e mezzo infarto!)scopro di dover pagare ben Euro 24.500 circa (gia’ decurtato della mia liquidazione) e che il debito iniziale era circa Euro 29.800.- di cui circa Euro 13.000 in commissioni di intermediazione al caro signore della prima finanziaria.Dopo aver spiegato cosa era successo, la seconda finanziaria declina ogni responsabilita’ ma, senza volermi incontrare, mi concede in tutta fretta di effettuare il pagamento del debito a mezzo bonifico bancario e all'inizio di ottobre ho ricevuto un’ingiunzione di pagamento da parte del tribunale di Modena che mi comunica di pagare la prima scadenza il 10/10.Mi trovo cosi’ il danno oltre la beffa ed a buttare via ben Euro 13.000 circa in commissioni e spese che non mi erano state preavvisate dato che nessuna persona sana di mente avrebbe accettato un prestito a queste condizioni.Il personaggio iniziale, durante l’ultimo incontro mi ha ‘confidato’ di essere in procinto dui rassegnare le dimissioni, ma io penso che questo sia un modus operandi della prima finanziaria, dato che hanno un sacco di agenzie e quindi i personaggi quando sono troppo esposti (leggesi: hanno i poveracci truffati sull’uscio di casa!) vengono fatti dimettere e riassunti in altra entita’ del gruppo. Ho sicuramente intenzione di pagare il debito ma che sia consono a quanto ho ricevuto piu' la quota interessi, e non una cifra truffata ad una persona onesta che in quel momento era molto malata.Il mio avvocato ha ultimamente inviato una lettera alla seconda finanziaria con la richiesta di rinegoziare il debito sfrondandolo delle commissioni di circa 13.000 euro. Ancora non ha ricevuto risposta.Cosa ne pensate?Potro' portare come testimonianza le registrazioni effettuate???Sono davvero molto amareggiata e mi sento umiliata dalla truffa subita.Grazie e saluti.

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Poteva anche riassumere,non ci dice niente di nuovo.Ha creduto a babbo Natale, nessuno presta niente,che non sia la cessione del 5° a persone segnalate.E visto che si stava informando su quella società presente nel campo dal 1995,poteva informarsi anche delle loro richieste.Posso conprendere la situazione in cui si trovava, nella quale la lucidità non era massima, ma ha chiesto 30.000 euro, non aveva un amico conoscente che poteva supportarla?.Purtroppo ritengo ci sia poco da fare, è tutto legale.E a tal proposito elimini l'avvocato, che non serve a niente, e per pagarlo dovrà chiedere un'ulteriore finanziamento.Da quel che vedo è capace anche lei di mettere parole e frasi in lingua Italiana e di senso compiuto,Si sbrighi da sola le sue cose, hanno lo stesso valore di uno studio legale.


Claudio

Ciao!

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Vediamo se gli amici esperti di contabilità e percentuali possono darle una mano 13.000 euro di provvigioni, ho dei dubbi che siano legali.


Claudio

Ciao!

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non è stata truffata, si è fatta truffare che è diverso...si è basata sulle promesse "parte il processo di cessione del quinto, nonostante quello che mi era stato promesso."ha firmato una moltitudine di carte senza leggerle perchè HA VOLUTO FIDARSI per pigrizia "Preciso anche che ho firmato un sacco di scartoffie, ma non ho mai avuto copia delle stesse""Degli Euro 17.000 ricevuti, Euro 8.000 sono andati alla societa’ per pagare i legali che hanno provveduto ad effettuare i quattro ricorsi per la cancellazione del mio nominativo dai quatrtro archivi ufficiali (Crif / Esperian, ecc.)"8.000 euro per una cosa simile??? ribadisco - si è voluta far fregare - "sicura che alla fine di luglio avrei ottenuto il saldo del prestito, mi sono presentata presso la mia banca dove mi e’ stata accordata un’uscita temporanea di circa Euro 7.000."sicura? non aveva ancora avuto conferma che era una cessione? quando ha capito che si trattava di una cessione?"ho iniziato a registrare i vari incontri con il suddetto signore (per mezzo di un minuscolo registratore nella miaborsa tenuta aperta sulle ginocchia), facendogli confermare esattamente come stavano andando le cose."se non c'è autorizzazione da un giudice quelle registrazioni non valgono nulla se lui non era al corrente della registrazione"Dopo mie sollecitazioni telefoniche ricevo la lettera contenente il conteggio del residuo da pagare e con mia assoluta sorpresa (e mezzo infarto!)scopro di dover pagare ben Euro 24.500 circa (gia’ decurtato della mia liquidazione) e che il debito iniziale era circa Euro 29.800.- di cui circa Euro 13.000 in commissioni di intermediazione al caro signore della prima finanziaria."CAVOLO!!!Lasci perdere l'avvocato!!!1 - Innanzi tutto richieda alla finanziaria con cui ha il debito copia dei contratti in base a cui hanno titolo di richiederLe il rientro del debito2 - 13.000 di commissioni di intermediazione sono contestabili anche alla seconda finanziaria che le ha liquidate in quanto in caso di cessione del quinto non si può chiedere più del 15% dell'immporto liquidato!ipotesi di lettera"Spett.le Fiananziaria (al posto di Finanziaria mette il nome della stessa)Oggetto: richiesta documenti e contestazione finanziamento n° xxxxxLa presente per richiederVi copia della documentazione da me firmata per cui vantate dette somme come da Vs. del xx/xx/xxxx (e mette la data della lettera in cui le presentavano il conto).Inoltre richiedo motivazione della somma di euro 13.000 alla società di mediazione creditizia NE INDICHI IL NOME (perchè non esiste che una finanziaria passa pratica ad altra finanziaria chiedendo quel compenso, quello da cui lei si è recata è un volgare mediatore creditizio, dei peggiori tra l'altro: questa parentesi non la inserisca nella lettera) e il documento che ne attesta la liquidazione in quanto per legge detto compenso deve essere inserito nell'ISC per calcolare il costo dell'operazione, proprio per evitare che si sfori il tasso di usura.Appena ricevuta tale documentazione ne chiederò la visione ad un legale Adusbef (lo metta che se sono in difetto gli si stringono le chiappe) e se ci saranno gli estremi procederemo a denuncia in quanto come CESSIONE DEL QUINTO gli oneri dell'operazione sembrano eccessivi e manca anche la copertura assicurativa che dovrebbe rispondere di eventuale perdita di lavoro. (ps: dal posto di lavoro si è dimessa o è stata licanziata?)(descrizione di come si sono svolti i fatti in modo chiaro e sintetico con riferimento a date, anche di eventuali telefonate se possibile)adesso posto così, poi se mi viene in mente altro riposto

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile...
mika_80x

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile... Fa presto il bue a dare del cornuto all'asino... ma se si guardasse allo specchio... mika_80x

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il punto 2 è cannato, diciamo che la percentuale va in base all'importo e al tasso di usura

Ho imparato che l'improbabile se fa guadagnare le banche diventa più certo del probabile...
mika_80x

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mi scusi ma le hanno chiesto di far compilare un certificato di stipendio alla sua amministrazione ?

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