Variabile Conviene
Ciao a tutti scusate se mi ripeto ma io vorrei sapere se c'è qualcuno che ha finito di pagare un mutuo a tasso variabile e ci ha guadagnato rispetto al fisso?..Ve lo chiedo perchè il mio promotore Finanziario che è un amico di amico mi ha detto che con il variabile quasi sempre ci guadagni ed e solo un discorso psicologico perchè con il fisso se tranquillo perchè riesci a pianificare le spese!!...Posso fidarmi a fare un variabile?...Lui mi offre un variabile costante a 20 anni a 819 euro di rata con massimo 5 anni di allungo e facendo gli opportuni calcoli rispetto al fisso ci guadagno fino a 24 anni, mentre se arrivo al massimo e quindi 25 ci ho perso 2000 euro!!!...mi puzza non so che dite???
Iniziata: oltre un anno fa Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa Visite: 1932
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09/02/2009, ore 15:41
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09/02/2009, ore 16:58
Non ti ha detto una cosa seria...I periodi non sono mai raffrontabili, perchè la storia non è ripetibile come metodo.Se vai indietro di 20 anni, ad inizio di un mutuo chi aveva il variabile nel 1988 pagava anche il 15/18 % allora, i tassi scesero un pò prima dell'entrata sicura nell'euro,1997.....che entrò con l'euribor nel 1999 e con il contante nel 2001.Così si arrivò ad avere il 2% nel anche....mi fermo con la storia.A; Se la vita(15 anni minimo) di un mutuo variabile, ha periodi di salita discesa, del TUS di tempo uguale in economia, alla fine si và alla pari di chi ha scelto il fisso.Il concetto è quello che in un tempo lungo i periodi economici di crescita e recessione, si dovrebbero uguagliare....quindi la media...non scientifica...direbbe che prendere un buon fisso o un variabile alla fine è lo stesso.L'unica cosa è che se si scegli un variabile, nei primi 10 anni si deve esser sicuri di affrontare la rata se questa dovessere crescere in modo non prevedibile.Cosa che la media della gente non sapeva.....nel 2006,,,,,quando i tassi erano bassi come adesso, e a settembre del 2008 finivano che non riuscivano a pagare le rate, perchè la differenza del tasso era oltre i 3,5% in più. |
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09/02/2009, ore 23:25
Sono d'accordo con Leo sul fatto che, mediamente, nel lungo periodo fisso o variabile si equivalgono. Poi alla fine e' sempre una scommessa, sia nell'uno o nell'altro caso.A me parrebbe sia andata bene la stipula, a fine 1999, di un mutuo misto con tasso iniziale al 4,9% per tre anni e poi variabile con 1 punto di spread rispetto all'Euribor a sei mesi x complessivi 20 anni: rispetto ad un tasso fisso propostomi all'epoca al 6,5% fino ad adesso ho risparmiato 9.800 euro e considerando che nella prima metà dell'amortamento di un mutuo si pagano soprattutto interessi, probabilmente sarà molto difficile perdere questa dote nei prossimi 11 anni. Ma, allo stesso modo, sarebbe potuto accadere l'incontrario e, se le cose fossero andate diversamente negli ultimi anni, avrei potuto rimetterci.Non è per nulla serio chi promette diversamente. Certo è anche che chi ha stipulato un tasso fisso a calvallo tra il 2004 ed il 2005 ha sicuramente fatto una scelta economica... |
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10/02/2009, ore 12:11
Il risultato positivo, lo si può concludere solo alla fine confrontando i dati storici.Per un variabile se i periodi di discesa, saranno superiori a quelli in salita, sarà stato un affare..:-))A naso direi per chi ha preso come Spartaco un mutuo nel 1999, con l'entrata dell'euro e se la vita sarà sui 15 anni sarà stato un'affare.....con la crisi lunga che dovrebbe durare almeno fino al 2010.Per il momento i tassi in salita...sono stati solo da metà 2006 ad ottobre 2008.Quindi discesa su 6,5 e salita 2,5....è quì non si discute. |
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