Gentili amici leggete questa storia che mi è stata sottoposta. Se non fosse vera ha dell'incredibile e la cosa bella e che non si sa come uscirsene.La trascrivo cosi' come l'ho ricevuta.La mia storia ha inizio nel 2006, anno in cui vengo contattato da un operatore del recupero crediti il quale mi chiede un risarcimento per debiti contratti nei confronti della banca Fineco. Io non ho mai avuto un conto con la suddetta banca e cerco di spiegarlo. Qualche mese dopo ricevo ingiunzione di pagamento dalla Prefettura di Reggio Emilia per aver emesso assegni scoperti. Sporgo denuncia e mi rivolgo ad un avvocato il quale (a pagamento) invia diffida alla banca e chiede visione del contratto. Qualche tempo dopo anche la banca Sella di Biella mi chiede la restituzione alcune migliaia di euro per un conto di cui non ero a conoscenza. Altra lettera dall'avvocato. I contratti e gli assegni però non possono essere visionati poiché è in corso un procedimento penale verso ignoti. Rimango sospeso, speranzoso di una soluzione. Tempo dopo invece ricevo dalla Prefettura di Reggio emilia un'ingiunzione di pagamento di 516 euro con sanzione accessoria di divieto di emettere assegni. Mi reco al tribunale di Foggia dove scopro che esiste un processo archiviato contro ignoti al tribunale di Campobasso -in cui io sarei parte lesa- per furto d'identità ed emissione di assegni a mio nome. Di tale procedimento, naturalmente, non sapevo nulla. Mi reco al tribunale di Campobasso dove (a pagamento) riesco ad ottenere copia conforme del processo, e dove scopro che alcuni ignoti avevano emesso assegni scoperti per l'acquisto di un automobile riferiti ad un conto della Fineco aperto a mio nome con un documento d'identità contraffatto il cui numero di serie risultava appartenente ad un quantitativo di carte d'identità rubate (in bianco) al comune di Nola.Altro avvocato (altri soldi) per fare opposizione al decreto ingiuntivo. Mi reco al processo a conclusione del quale il Giudice di pace ritiene congrua la mia opposizione ed annulla il procedimento. Vittoria? Niente affatto: scopro di essere iscritto nel registro dei protestati delle camere di commercio di Reggio Emilia e di Milano, oltre che alla crif di Bologna. Non posso chiedere alcun tipo di finanziamento, ed addio ai sogni di avviare un'attività attraverso le sovvenzioni del prestito d'onore. Ormai sono disperato. Scopro così che altri assegni sono stati emessi a mio nome per conto della banca Mediolanum. Mi reco alla filiale per chiedere copia del contratto, ma mi viene negata, prendono i miei dati e mi comunicano che mi verrà fatto sapere qualcosa.E pensare che tutto cio' potrebbe capitare ad ognuno di noi.
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28/09/2011, ore 15:46
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28/09/2011, ore 16:23
Un bel pasticcio.Credo tu debba temporaneamente trovare un direttore di banca che appresa la tua storia (giustificativi alla mano) ti lasci operare su basi attive/passive.Se ci sono le segnalazioni chi non ti conosce ti evita. |
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28/09/2011, ore 17:15
Niente di nuovo purtroppo........ai tempi della lira e delle cambiali,c'è stata gente che si è trovata (a sua insaputa) protestata di decine e decine di milioni.E quando se ne accorgeva,era sempre troppo tardi ! Ed era quindi impossibile risalire ai titoli originali..........però....però..... chiariamo una cosa :Questi giochini andàvano in porto con l'indispensabile complicità dei postini & dei collaboratori degli Studi notarili. Senza i quali,la vittima non sarebbe stata tale e si adoperava sùbito per bloccare la truffa sul nàscere............Voglio dire che in qualunque gioco delle tre carte,c'è sempre IL COMPLICE...... |
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