Viste le quasi quotidiane richiesta di suggerimenti,per limitare le azioni persecutorie,minacciose e intimidatorie della stragrande maggioranza di società di recupero crediti,invito a fare attenzione soprattutto alla loro fantasia intimidatoria, come quando ùsano termini tipo:
LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
LA NOBILTA' DELLO SCHIAVO, E' LA RIBELLIONE !
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15/05/2010, ore 23:54
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16/05/2010, ore 12:05
Tutto giusto, Cagliostro. Ma se io andassi alla Casermetta dei Carabinieri da Far West del mio paese, non farebbero un ca..o, perchè li conoscono. Inoltre il giorno dopo lo saprebbe tutto il paese, perchè sono delle servette. Le volte in cui mi sono rivolta a loro per schiamazzi sotto le mie finestre, non si sono mossi o se lo hanno fatto, dopo 5 minuti si mettevano a tarallucci e vino con loro, perchè si conoscono da sempre, mentre io sono "una stronza del Nord". Quindi da chi andrei? Nella migliore delle ipotesi mi direbbero che i debiti vanno pagati ed è inutile andare da loro....e di questo sono strasicura. CAPISCI ORA PERCHE' TANTI, FORSE NELLE MIE STESSE CONDIZIONI NON CI VANNO? non è viltà, è realtà dei fatti. |
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16/05/2010, ore 13:45
Fermo restando che sono del tutto d accordo con Cagliostro, per esperienza personale mi sono sempre comportato cosi: alla prima telefonata di questi signori che chiamate cani da riporto,ho memorizzato il loro numero sul mio cellulare poichè quello fisso l ho fatto togliere lasciando solo la linea internet. Naturalmente non rispondo mai sia a questi numeri che a quelli privati finchè non si scocciano e non chiamano più. per quanto riguarda i telegrammi, nè hanno portati talmente tanti che non nè arrivano più....Quando invece sono venuti personalmente li ho fatti accomadare offrendogli anche il caffè che naturalmente non accettano mai e con la dovuta calma a spiegargli tutta la situazione....Anche se non convinti purtroppo per loro se ne devono andare....Lasciate stare i Carabinieri che anche loro hanno le mani legate dalle varie leggi che non servono a nessuno...ma solo a metterli nei guai ve lo posso assicurare....Purtroppo per noi in disgrazia l unico inconveniente è il posto di lavoro che loro sanno che cosi facendo ci mettono in difficoltà....E allora l'unica cosa da fare secondo me, parlare con il datore di lavoro o con chi è interessato amministrativamente e dire le cose come stanno almeno è preparato e cosi volendo potrebbe mandare queste persone a farsi (come dice dalema)), fottere.Un saluto a tuttiSalvi |
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16/05/2010, ore 14:42
Sono d'accordo in gran parte con Salvino ed aggiungo:Denunce, diffide e quant altro danno troppa importanza alle agenzie di recupero crediti e vanno contro il principio di ignorare questi servizi. E' molto semplice e lo rimane: finché la finanziaria non ha ceduto il credito, non esistono altri rapporti tranne quello tra cliente e finanziaria. Ripeto: Non si chiama per caso FASE STRAGIUDIZIALE, non fa fede, è come parlare nel cortile anziché in assemblea condominiale.Il disagio creato per l'infrazione della privacy si può, sì, cercare di ovviare con diffide, denunce e quant altro. Ma non ha molto senso in un paese in cui non c'è la certezza della pena. E poi: è anche vero che la denuncia non estingua il debito. La strategia è il controattacco dinamico, vale a dire NON NASCONDERE LA SITUAZIONE DEBITORIA verso parenti, amici, datori di lavoro, clienti ed eventualmente (ed almeno in parte) anche la banca di casa (per esempio io ho tolto dei RID spiegando francamente che devo "provvedere in altro modo" per non andare fuori fido". Asciugata questa palude delle indiscrezioni in grado di creare tutti questi fastidi ed inconvenienti, le agenzie hanno già un terreno d'azione molto più ristretto.,I cosidetti "esattori domiciliari" si mandano semplicemente via come un qualsiasi porta a porta indesiderato, senza dare spiegazioni e senza alcuna trattativa, dicendo semplicemente che non si conclude nessun tipo di affare alla porta. E punto! La stessa cosa vale ovviamente già per le telefonate - la risposta è "non compriamo niente" ed arriverderci.Piuttosto che sbattersi per questi recuperatori che in fine sono magari più poveracci delle persone che perseguono, è opportuno occuparsi come rimborsare i debiti o non. Per esempio, in questo periodo devo tirare la corda perché il prossimo incasso significativo ho solo alla fine di giugno, mentre aprile e maggi sono molto magri. Allora ho scritto una raccomandata alla Compass che le ultime tre rate di un finanziamento pagherò tutte in'unica soluzione a luglio ed a Fiditalia ho "chiesto" (in realta detto che non c'è alternativa) di spostarmi due rate alla fine del finanziamento. Non bisogna - secondo me - mai chiedere o spiegare troppo alle finanziarie. |
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16/05/2010, ore 19:00
CARLAla denuncia penale ( al paese mio ) ha un percorso obbligato ! Andare in caserma e sottoscrivere una denuncia PENALE,mette in moto un meccanismo obbligato che conosco personalmente per averlo vissuto sulla mia pelle ( io non parlo mai per sentito dire ) e di cui ne scrissi pure sul Forum.Una cosa è andarsi a lamentare e un'altra è andare,sedersi e sottoscrivere una denuncia. Non confondiamo la denuncia di furto della macchina con una denuncia penale per minacce,violenza o tentata estorsione. |
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16/05/2010, ore 21:50
Ecco la mia esperienza:mentre pranzavo tranquillamente suona il citofono. E' un tizio che dice di essere della banca. Io capisco di che si tratta e capisco pure che è un morto di fame di quelli che lavorano come strozzini e ci godono pure. Mi son messa a gridare dicendo che se non se ne andava chiamavo la polizia e nel frattempo, se lui osava salire a casa, gli facevo rifare 5 piani a calci nel cu...o. E' scppato via come una saetta. Poi sono andata in banca e candiudamente ho raccontato di quanto mi son messa paura per quasto tizio che si era presentato a nome della banca. Ovviamente il direttore, comprendendo che non son una stupida, mi ha subito proposto una rateizzazione del debito, che era inizialmente di poche centinaia di euro ed era salito del 200%... e qui ci sarebbe da aprire un altro discorso.... Sono passati 4 anni da qs faccenda: io, naturalmente, sono in altra banca ma mio marito è rimasto in questa. Recentemente abbiamo chiesto il mutuo e non volevano darcelo perchè nello storico della banca - non Crif o altre scelleratezze del genere - ma solo nello storico della banca risultava ancora quella vicenda. Allora, son tornata dal tizio dei muti della banca con mio marito e guardandolo negli occhi, sempre molto candidamente, gli ho chiesto: "Ma qs cosa voi la potete fare?". Dopo una settimana ci è stato comunicato che il utuo era stato conceso.Morale della favola: quando vi sbattono la me...da in faccia, restituitegliela subito... ma molto candidamente! |
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