Ciao a tutti, mi scuso se magari potrei trovare la risposta tra altri argomenti, ma sono nuovo e poco pratico. Un dubbio tremendo: avendo contratto debiti con finanziarie che da un certo punto in poi non sono più riuscito ad onorare, ed essendomi rassegnato al pignoramento dello stipendio (la cessione del quinto purtroppo l'avevo già), non mi sono (relativamente) preoccupato delle cartelle esattoriali relative ad alcune multe ed acconti IRPEF derivanti da un secondo lavoro cocopro che avevo iniziato per far fronte a tutto. Non avendo io nulla di intestato, pensavo che la casa dei miei genitori fosse inalienabile, dato che non è intestata a me, e che fosse sufficiente rinunciare all'eredità in favore dei miei fratelli di fronte al notaio per far sì che il bene non fosse toccato. Ora invece un CAF mi dice che, anche se attualmente non sono ancora pignorato, non mi sarà permesso rinunciare all'eredità e che, di fatto, la casa è come se fosse già pignorata. Ma è vero? Vi prego datemi una risposta... grazie in anticipo.
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16/11/2011, ore 14:43
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16/11/2011, ore 15:02
Il CAF ha ragione in base a cquanto recita il 524 c.c :Impugnazione della rinunzia da parte dei creditoriSe taluno rinunzia, benché senza frode, a un’eredità con danno dei suoi creditori, questi possono farsi autorizzare ad accettare l’eredità in nome e luogo del rinunziante, al solo scopo di soddisfarsi sui beni ereditari fino alla concorrenza dei loro crediti (2652, 2740). Il diritto dei creditori si prescrive in cinque anni dalla rinunzia (2934 e seguenti.Per trovare eventuali escamatoge legali occorrerebbe che ti rivolgessi ad un avvocato o notaio. |
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16/11/2011, ore 15:09
Ti ringrazio molto per la risposta così precisa, quanto al cercare un escamotage peccato che sia stato un avvocato a dirmi di operare una rinuncia all'eredità...Non so davvero come uscirne. Sapevo che avrei pagato fino alla fine dei miei giorni, ma così metto nei guai anche i miei fratelli. Io sono anche pronto a versare la mia quota di eredità per saldare la maggior parte del debito, ma se Equitalia mette la casa all'asta il valore della mia quota (e quindi del loro introito) sarà più che dimezzato. |
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16/11/2011, ore 16:15
Beh, bisogna comunque che i creditori sappiano che vi è un bene da ereditare e se vi è capienza in quanto comunque vi sono altri eredi etc etc.Una finanziaria può essere che non si accorga e comunque deve fare indagini etc etc. Equitalia invece è molto più rognosa e a accesso a tutte le banche dati che vuole.Prova a reinterpellare il tuo avvocato sottoponendogli il problema dell'impugnazione della rinuncia. Al massimo rivolgiti ad un notaio.Si potrebbe pensare ad una donazione dei tuoi verso un tuo fratello con riserva di usufrutto,. Magari con una scrittura privata fra di voi. Sono comunque analisi che non si possono fare in un forum e occorre uno specialista. |
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16/11/2011, ore 16:24
Stai sereno, nessun terzo parteciperà all'asta della tua quota d'immobile indiviso, al quarto incanto la ricompri tu indirettamente o un coerede per pochi spiccioli.A parte la eventuale "figuraccia" di vedere l'annuncio dell'esecuzione immobiliare sul giornale, non succederà nulla. |
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16/11/2011, ore 16:30
Vi ringrazio per le risposte, certo è una bruttissima situazione, purtroppo quando si cominciano ad avere problemi di lavoro si innesca un meccanismo da cui non si esce più, nemmeno con tutta la buona volontà... |
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