salve,mio padre ha ricevuto cartelle esattoriali per debiti (IVA, INPS, IRPEF) per decine di migliaia di euro, vive in una casa popolare e percepisce una pensione di 700€, io sono a carico di mio padre in quanto lavoro saltuariamente ma vorrei comprare casa e vivere una vita normale. La mia paura è che le agenzie (prima SESIT, ora Equitalia) possano rivalersi su di me, su un eventuale stipendio ed eventuali proprietà future. Ho letto da qualche parte che i debiti nei confronti dello Stato sono trasmissibili ai figli, è vero?E' possibile pignorare una parte di pensione? mia madre percepisce un assegno sociale evidentemente perché il reddito di mio padre non è sufficiente. Ma è possibile fermare l'invio di ingiunzioni di pagamento e le visite degli ufficiali giudiziari? Non siamo oggettivamente nelle condizioni di pagare!Ringrazio tutti, anche per lo sfogo!
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17/03/2009, ore 14:29
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17/03/2009, ore 15:27
I debiti, passano ai figli solo in caso di eredità, se lei ereditasse da suo padre un muro del valore di 100 euro, sarebbe costretto ad onorare tutti i debiti, ma credo di capire che non è il suo caso.Di pignoramento della pensione e dell'assegno sociale non ne parliamo neppure.Le ingiunzioni non si possono fermare, e l'U.G. è un bene che venga a trovarvi, gli offrite una tazza di caffè e si chiude il sospeso con il debitore. |
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17/03/2009, ore 16:03
Gentile Blues,devo purtroppo segnalare, almeno due casi di pignoramento del quinto della pensione ottenuto da Equitalia.L'uno riguarda un debito verso INPS del defunto marito, a cui ha fatto seguito l'aggressione della pensione di reversibilità che ammonta a 400 Euro mesili.L'altro si riferisce ad un debito IVA a fronte del quale, l'interessato, ancora in vita, si è trovato nella medesima situazione, percependo una pensione mensile di 500 Euro.Cordialmente |
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17/03/2009, ore 16:19
Esistono i ricorsi,già con una pensione fanno fatica a vivere (eufemisticamente parlando),figuriamoci anche con un pignoramento del quinto,ci sono le associazioni apposta e mi sembra anche il patrocinio gratuito......non è possibile che si permetta allo stato o chi per esso di mettere in miseria letteralmente parlando la gente.Con profondo rammaricoBayz |
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17/03/2009, ore 16:19
Prendo atto dell'informazione.Vedrò di approfondire la questione effettuando ricerche su situazioni simili,essendo scontato che il minimo per la sopravvivenza è intoccabile,ma evidentemente all'oste (lo stato) i conti van comunque saldati. |
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17/03/2009, ore 16:52
Gentile Nebbia,apprezzo molto il Suo rammarico, tuttavia queste azioni vengono attuate senza ulteriore avviso, rispetto a quanto indicato in cartella esttoriale.Anche i ricorsi, non sono semplici, poichè cambia la competenza in base al tributo, la legittimità di emissione, la nullità ecc.. Se poi decadono i termini per la presentazione, si rischia di dover pagare anche quanto prescritto.Sarebbe opportuna una maggiore informazione sull'argomento.Cordialmente |
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