intanto ciao a tutti,la questione è la seguente,la mia convivente anni fa ha stipulato un prestito che poi non è piu' riuscita a saldare(perdita lavoro ecc) e che oggi ha raggiunto i 22000 euro,da circa 2 anni conviviamo nella stessa abitazione (di proprieta di mia madre)e lei naturalmente ha la residenza in questa abitazione.
io sono operaio,ed intestato a mè solo la mia auto,lei disoccupata e con nulla intestato alla sua persona.
la questione è che da qualche tempo sono iniziate ad arrivare lettere di confactor che parlano di pignoramenti vari ecc.la mia domanda è,a cosa si possono attaccare visto che lei è diccupata e nulla tenente,e viviamo con il mio stipendio da operaio,con nostra figlia pure!in 3 con 1200 euro al mese!
la questione è che non è che non si vuol pagare ma proprio non si riesce!
come mi devo comportare con le continue lettere intimidatorie di questa agenzia di recupero crediti?
ringrazio in anticipo chi vorra aiutarmi in questa storia in cui non trovo il bandolo della matassa!
possono venire e chiedere a mè o mia madre e pignorare cose,casa ecc!nè io nè mia madre non siamo garanti del prestito,lo stesso è stato stipulato circa 5 anni fa quando nemmeno ci conoscevamo!
grazie a tutti per le risposte che vorrete inviarmi!
ciao