Discussione spostata dall'area "Supporto tecnico". |
Buongiorno.Nel 2004 un cliente ha fatto causa alla banca dove sono impiegato per dei fondi di investimento che aveva sottoscritto.La banca mi ha citato comminandomi preventivamente 10 giorni di sospensione dal lavoro. Avvicinato da un sindacato,la cui sigla per il momento non nomino,ho ricevuto proposte di assistenza e di difesa legale,assolutamente gratuite, in cambio della mia iscrizione.Il legale del sindacato dopo qualche mese ha iniziato a chiedermi,forte della mia ignoranza in materia e vista l'ansia e l'agitazione che dimostravo,vari anticipi rigorosamente per contanti per un totale di circa 6.000 euro.Ho segnalato piu' volte quanto accaduto ai Sindacalisti che dicevano di seguire la mia pratica.Mi dicevano di stare tranquillo,che mi avrebbe rimborsato il sindacato e che avrebbero cambiato studio legale.Cambiato avvocato ma di rimborsi nemmeno l'ombra Nel Dicembre del 2008 il primo avvocato incaricato dal sindacato mi ha scritto dicendomi di passare presso il suo studio per ritirare le fatture della parcella relativa alla mia assistenza legale. Ho informato il Sindacato che come al solito mi ha detto di stare tranquillo e di mandare una raccomandata all'avvocato dicendogli che non devo nulla in quanto tutelato dall'accordo tra sindacato e legale,appunto. Ora l'avvocato mi ha minacciato decreto ingiuntivo,anche se non conosco l'importo in quanto non ho mai visto fatture,ed ha detto che ipotecherà totalmente l'appartamento dove abita mia madre,invalida di 81 anni di cui 1 terzo è a me intestato(1 terzo è di mia madre,1 terzo è di mio fratello). Vi chiedo è possibile che un avvocato si comporti in questo modo? Può pignorare la parte di casa non di mia proprietà? Possibile che una delle sigle sindacali più importanti riduca in queste condizioni i propri iscritti? Grazie.