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Mi si pone questa domanda, che mi pare logica:se la sottoscritta (come altri certo) ha perso oltre la metà dello stipendio per volontà dell' azienda, la quale ha il diritto di NON usufruire della cassa integrazione (così tutelano eventuali disguidi interni con i sindacati... e qui stendiamo un velo pietoso) e quindi la causa del non pagamento non proviene certo dalla mia volontà, ma dall' azienda per la quale lavoro, mi chiedo, visto che in fase di erogazione di un prestito/mutuo, l' unico garante è stato il datore di lavoro, perchè queste persone che lavorano nel recupero crediti non si rivolgono al garante, ovvero l' azienda.Che prendano il 5° dello stipendio ai dirigenti no? loro crisi o non crisi lo stipendio se lo prendono lo stesso, per intero.Se qualcuno ha una spiegazione logica ... L' ho già chiesto ad una banca di rivolgersi all' azienda e chiedere loro perchè non posso pagare le rate. Ovviamente hanno glissato, nessuna risposta.Che disastro ragazzi !!! Siamo davvero allo sfacelo.

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Ele2011fine dice<>Purtroppo non è così, xkè il datore di lavoro non è garante e l'obbligazione del finanziamento la assunta Lei con la sua firma e per tutta la sua durata indipendentemente se poi continua a lavorare per lo stesso datore o non lavora più o cambia lavoro <>Purtroppo anke se si potesse difficilmente i dirigenti ci rimetterebbero di tasca propria...spesso si tratta di società di capitali (srl, spa) ke sono persone giuridiche autonome e i loro amministratori, dirigenti o soci non rispondono personalmente dei debiti già delle loro stesse società figuriamoci di quelli dei dipendenti...In conclusioneGentile Amica, il Suo candore è commovente, e la sua logica è quella della disperazione di tanti,ma mi creda, le Banche non si commuovono!!!

errare humanum est perseverare autem diabolicum
"...Et tunc confitebor illis: Numquam novi vos; discedite a me, qui operamini iniquitatem." (Matteo 7:23)

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