L' anno scorso mio marito ha sottoscritto un contratto di finanziamento per l' acquisto di un' autovettura. Condizione obbligatoria: aderire al programma " Prestito Protetto" in virtù del quale, dietro il pagamento di un premio, un' assicurazione si sarebbe fatta carico di versare tutte le rate mancanti al posto del contraente, qualora fossero subentrate delle circostanze improvvise come perdita del posto di lavoro o decesso dell' assicurato.Quattro mesi fa mio marito muore a causa di un improvviso quanto inaspettato infarto cardiaco; morale della favola l' assicurazione ha rigettato la domanda di sinistro da me presentata, unitamente a tutta la documentazione che mi è stata richiesta, in quanto l' assicurato era affetto da diabete ed ipertensione e pertanto era prevedibile che si verificasse il triste evento.Mi sono informata in merito con un medico cardiologo il quale mi ha assicurato che nonostante le due patologie sopra citate costituiscano dei fattori di rischio, ciò non vuol dire che chi ne è affetto debba nacessariamente e prematuramente morire d' infarto.Cosa posso fare ?
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16/12/2009, ore 17:12
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16/12/2009, ore 18:26
cara miruccia innanzitutto condoglianze poi ti consiglio di sentire un'avvocato questi ci marciano sempre le assicurazioni sui crediti sono tutte sole autorizzate ciao |
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16/12/2009, ore 18:29
NIENTE cara Miruccia ! Sono anni che prèdico a vuoto : le Assicurazioni,in qualità di cugini delle Banche,si sono lamentate perchè nel grande business del finanziamento al consumo,venivano escluse.E siccome il business è ricco,i banchieri hanno studiato come inserirli e hanno dato un osso da spolpare anche a loro. Obbligano o consigliano o impòngono ( a seconda del tipo di finanziamento e del tipo di Finanziaria ) a firmare mòduli che,con la scusa della protezione e della tutèla,garantiscono solo IL PIZZO PER LA LORO SOCIETA',perchè IN REALTA',non garantiscono niente e nessuno !E non c'è da meravigliarsi perchè le assicurazioni sono iper-specializzate a non risarcire in forza di paragrafi,articoli e codicilli che nessun utente potrebbe mai lèggere, capire e valutare.Perchè ? Semplicissimo !Primo : perchè sono scritti sempre in carattere illeggibilmente piccoli ( non a caso ). Secondo : ammesso che si legga,chi ha la capacità legale di decodificarne il significato ?Terzo : chi firma un finanziamento,si sente già psicologicamente dèbole al cospetto di chi gli sta vendendo l'agognato bene e prima firma le carte,prima lo ottiene. Quindi firma e si fida............Conclusione cara Miruccia,non pèrdere tempo e non farti rubare soldi da nessun avvocato. Se ti hanno detto ufficialmente che non ti risarciscono,stai SUPERTRANQUILLA che la tràppola era già prevista,scritta e controfirmata da te ! Non sei la prima,nè sarai l'ùltima !Credi di aver a che fare con dei ladri di polli ? Questa è gente < fina > che per mestiere assicura principalmente una cosa : sapere come < fòt........e> la gente al riparo dalla legge e nel modo più ineccepìbile possibile........................ |
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16/12/2009, ore 18:34
caro cagliostro scusa se mi intrometto e tu proprio tu li lasceresti fare be mi deludi io andrei fino in fondo anche se devo sostenere delle spese ma voglio che sia un giudice a dirmi in faccia che non mi devono risrcire |
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16/12/2009, ore 19:51
Trascorsi sei mesi la polizza non è contestabile a meno che che la verità non sia stata taciuta in modo doloso.Suo marito ha firmato modulari,questionari si oppure no.In ogni caso ha fatto regolare richiesta di indennizzo,chi è stato a dire che non ha diritto alla prestazione? |
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16/12/2009, ore 20:01
Controllare bene le carte, se le patologie non sono state indicate nei formulari hanno ragione loro. L'assicurando deve dichiarare le patologie croniche da cui è affetto ed in tal caso se l'assicurazione accetta il rischio è coperto altrimenti no.Sono conscio del fatto che chi fa firmare le scartoffie di solito invita a non dichiararre tali patologie perchè difficilmente l'assicurazione accetterebbe e il prestito salterebbe ma in tal caso non ci si può poi lamentare. |
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