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CAUSE COLLETTIVE, UN PRIMO IMPORTANTE SUCCESSO!!!Con Atto del Senato n. 679 presentato il 26 Giugno e annunciato nella seduta ant. n. 9 del 27 giugno 2006, il Senatore Giorgio Benvenuto( Ulivo), presidente della 6° commissione permanente (finanze e tesoro) dal 6 Giugno, ha rispettato la parola data riguardo alla presentazione di un disegno di legge sulle Class Action. Il testo non è ancora disponibile sul sito del Senato ma ve ne forniamo una sintesi in questo articolo reperito sul Corriere della Sera on-line(http://www.corriere.it/Pop-up/pop_bersani300606.shtml ):CLASS ACTION DOPO LUNGHI ANNI DI ATTESA ARRIVA ANCHE IN ITALIA Con un disegno di legge si istituisce l'azione collettiva a tutela dei consumatori e degli utenti in conformità con la normativa comunitaria. In particolare, si prevede che le associazioni di consumatori e utenti riconosciute dal Ministro dello Sviluppo Economico, le associazioni di professionisti e le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura possono richiedere al tribunale del luogo dove ha la residenza o la sede il convenuto la condanna al risarcimento dei danni e la restituzione di somme dovute direttamente ai singoli consumatori o utenti interessati, in conseguenza di atti illeciti commessi nell'ambito di rapporti giuridici relativi a contratti di atti illeciti extracontrattuali, di pratiche commerciali illecite o di comportamenti anticoncorrenziali, sempre che ledano i diritti di una pluralità di consumatori o di utenti. Esempio: Se un milione di persone riceve singolarmente un danno che percepisce come un'inaccettabile sopruso -che è però di portata economicamente modesta- difficilmente decide di sostenere singolarmente spese e iniziative necessarie per vincere la partita legale. Se l'azione, invece, è collettiva, le cose cambiano. - La "class action" costituisce un mezzo indispensabile per garantire una effettiva protezione di situazioni e di interessi comuni a diverse categorie di soggetti, concentrando, in un unico contesto processuale, l'accertamento di illeciti, idonei a provocare un danno diffuso nella collettività. - L'illegittimità e l'illiceità delle condotte lesive dell'integrità patrimoniale dei consumatori e degli utenti è accertata attraverso un'iniziativa processuale affidata ad enti esponenziali della categoria. - L'azione mira ad ottenere una pronuncia di accertamento della lesione della posizione giuridica degli appartenenti ad una determinata categoria. La sentenza di accoglimento può avere anche un ulteriore contenuto, consistente nella condanna generica del responsabile al risarcimento del danno, accompagnata, eventualmente, dalla definizione dei criteri di liquidazione dei risarcimenti spettanti ai singoli consumatori o utenti o dell'importo minimo da liquidare. - Sulla base della sentenza di accoglimento dell'azione collettiva o del verbale di conciliazione, l'interessato può ottenere la condanna al pagamento della quota di risarcimento correlata alla effettiva lesione subita. - Per assicurare una pronta definizione di controversie di così elevata rilevanza sociale ed economica, il giudizio è regolato dalle disposizioni acceleratorie previste per le controversie societarie dal decreto legislativo n. 5/2003. - In ogni caso, ad ulteriore tutela degli interessi dell'intera categoria dei danneggiati, la proposizione dell'azione collettiva produce l'effetto interruttivo della prescrizione dei crediti riguardanti il risarcimento del danno, anche nei confronti dei singoli consumatori o utenti. RINGRAZIAMO CALOROSAMENTE tutta la redazione di Report, Beppe Grillo e i suoi bloggers, tutti gli attivisti e sottoscrittori della petizione per le Class Action che hanno lungamente "operato" sui forum ADUSBEF, Report, redazione politica Rai 3.ecc.., tutti i siti web che hanno potuto e voluto sostenere la nostra iniziativa e che hanno intenzione di continuare a farlo, soprattutto ora, alla luce di questo importante passo in avanti compiuto nella direzione di una democrazia italiana più concreta e compiuta.Il vostro contributo è stato significativo e concreto e lo sarà ancor di più da adesso in avanti come SOSTEGNO all'iniziativa politica, ora finalmente in atto, e come MONITO a tutti coloro ( e sono tanti ) che cercheranno di bloccarla o insabbiarla.La nostra/vostra petizione conserva quindi tutto il proprio valore e la propria utilità e chi non avesse ancora sottoscritto può farlo al seguente link:http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html

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Lock,sono contento per il decreto, ma la class action proposta è una class action all'italiana. Per carità meglio di niente. Si dovrebbe modificare quella parte in cui si dice che la CLASS ACTION la possono proporre solo le associazioni dei consumatori, camere di commercio e tutti quegli organi che sono "foraggiati" dallo stato. (leggi riconosciute dallo stato).

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Ciao!!Sono d'accordo con te. Per questo la nostra petizione rimane utile. Comunque sto ancora aspettando di leggere il testo ufficiale. Vediamolo e poi avanziamo le nostre critiche costruttive. Ciao, a presto!

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Avere in questi giorni una forte adesione alla petizione:http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.htmlsarebbe certamente di buon auspicio all'iter del disegno di legge e costituirebbe un forte deterrente contro quelle forze occulte che manovreranno per ottenere il solito pastrocchio all'italiana.

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Dopo la presentazione di un nuovo disegno di legge la vostra collaborazione diviene ancora più importante!E' un diritto criticare la politica quando sbaglia ( dato che lo fa frequentemente ) ma è addirittura un dovere sostenerla quando combina qualcosa di buono e utile per la collettività ( dato che lo fa raramente )Avere in questi giorni una forte adesione alla petizione, sarebbe certamente di buon auspicio all'iter del disegno di legge e costituirebbe un forte deterrente contro quelle forze occulte che manovreranno per ottenere il solito pastrocchio all'italiana. LA PETIZIONE PER LA CLASS ACTION HA OTTENUTO SINORA MILLE E NOVECENTO SESSANTUNO (1961) SOTTOSCRIZIONI http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html Vi ringraziamo e invitiamo tutti a sostenere la "petizione" con qualunque mezzo lecito e democratico.

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