APERTURA C/C DOPO FALLIMENTO
Allora... cercherò di esser breve. L'azienda di cui mio marito era amministratore è fallita ad inizio anno, stendendo un velo pietoso sul comportamento delle banche in questo frangente, vi chiedo questa cosa: lui sta cercando di riorganizzare una nuova attività, ha aperto una p.iva come ditta individuale e fa l'agente... fin qui... non riesce ad aprire nemmeno con la nuova ragione sociale un conto corrente (senza fido ovviamente), perchè è il suo nome si è sporcato. Come può fare? Grazie.
Iniziata: oltre un anno fa Ultimo aggiornamento: oltre un anno fa Visite: 20096
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05/05/2010, ore 16:45
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05/05/2010, ore 16:53
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05/05/2010, ore 20:52
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06/05/2010, ore 00:45
Escludere tutte le banche dei gruppi dove aveva già rapporti di c/c...provare con le piccole casse rurali e di credito cooperativo ( logicamente senza assegni, parlare prima con il responsabile facendo presente la situazione e producendo prova del fatturato attuale ), provare con le carte ricaricabili con iban.... visto che siete a Bologna provare ad aprire un conto alle Poste Svizzere. Non danno assegni ai non residenti ma solo il bancomat ( perfettamente funzionante in Italia ) tutte le funzionalità tramite home banking e per chi deve pagarvi le fatture farvi un bonifico estero non comporta differenza, basta che gli rimborsiate le spese. E' perfettamente legale, basta che lo dichiarate nell'apposito riquadro del modello unico....... altro non mi viene in mente.... |
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06/05/2010, ore 12:33
con un fallimento alle spalle non ti aprono praticamente nulla,gia e difficile se hai ottenuto la riabilitazione dal tribunale,in questi casi tuo marito non deve proprio figurare ne come amministratore tantomeno come socio,ci vuole una persona pulita(a livello di carte) che amministri poi dietro ci puo stare chiunque a dare disposizioni.stefano |
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06/05/2010, ore 16:22
Grazie davvero dei consigli. Proveremo questa opzione delle poste svizzere che giuro non conoscevo. Comunque è durissima.... Ciao. |
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