Chiedo scusa a tutti se mi permetto di ripresentare un post già trasmesso il 5 genn. u.s. nell'area "Assicurazioni" perchè non ha avuto moltaattenzione. Preciso che lo stesso post l'ho spedito via fax il 7.01.08 alla Associazione, per avere la loro assistenza o in alternativa sapere se nella mia Provincia- TN - c'è uno studio legale convenzionato.In attesa della risposta, ho deciso di riproporre al Forum il problema:"Buonasera a tutti da un nuovo iscritto!Sono grato a tutti coloro che esprimeranno il loro parere sul seguente caso, facendo tesoro dei loro consigli.Un mio amico 4 anni fa ha ottenuto un piccolo fido da una Banca di interesse locale, aderendo,su suggerimento della stessa banca, asottoscrivere una polizza vita collettiva, cioè perdipendenti e clienti, dove la banca figura come"Contraente" e la Compagnia di Assicurazioni(una delle più importanti a livello europeo)"Società". Beneficiario risulta la stessa bancafino alla concorrenza della somma eventualmente dovuta.Fino a qui niente di male,se non fosse che:- il premio viene riscosso dalla banca a fineanno, mentre la polizza ha la validità di un annosolare- da "indiscrezioni" parebbe che il premio vengagirato dalla Contraente alla Società, solo inprossimità della scadenza della polizza secondol'anno solare; in tal caso a fine marzo, lucrando tre mesi di interessi-L'importo versato come sopra detto, dallaContraente, sempre in base ad indiscrezioni, èinferiore di circa il 40%rispetto a quello riscosso dall'assicurato- La contraente - seppure sollecitata più volte - non ha mai voluto rilasciare al Cliente la relativaquietanza che regolarmete riceve dalla Società.- L'amico non ha mai potuto recuperarefiscalmente la quota sul premio assicurativo,perchè privo di quietanza.Dalla polizza collettiva non risulta che icomportamenti suddetti siano giustificati.vale 2008"Io intravvedo il reato di appropriazione indebita.L' amico stà raccogliendo le prove.Voi cosa ne pensate?