Nel Gennaio 2007 ho avviato una piccola casa editrice indipendente partendo con un finanziamento di 25.000 euro erogatomi con la garanzia Confidi+ la fidejussione di mio padre. Dopo circa un anno,in cui ho sempre pagato regolarmente le rate del finanziamento,ho pensato di chiedere un fido di 3000 euro dato che alcuni clienti mi pagavano in ritardo,sentivo quindi la necessità di avere un minimo di elasticità sul conto .La banca mi ha detto che non c'erano problemi se non che per loro regola interna..??!!sarebbero dovuti passare almeno due anni prima di concedermi un fido.Come temevo verso la fine del 2008 ho iniziato a uscire dal c/c per circa 1000/1500 euro per periodi di 2/3 mesi.Ogni volta che mi accadeva chiamavo il direttore della banca per chiedere a che punto fosse la mia richiesta di fido e questi mi diceva che stava vedendo,di non preoccuparmi,che potevo stare in rosso che avrebbe provveduto a concedermi il fido a breve.Ora sono in rosso di 900 euro.Il direttore della banca mi ha detto che la direzione gli ha chiesto come mai sono in rosso da tanto tempo e che se non verso al piu' presto mi chiude il conto,minacciando di rovinarmi se non provvedo immediatamente.Entro pochi giorni,grazie a mio padre,andrò a versare quanto dovuto.Sono scioccato dal comportamento della banca che per mesi mi ha fatto uscire,con spese notevoli,dal conto con false promesse e che ora mi minaccia di rientrare.Cosa posso fare,considerando che ho ancora un residuo di finanziamento di circa 14000 euro e che il fido non mi viene concesso? Posso rivalermi in qualche modo nei confronti di questi signori che tanto mi hanno aiutato?Mi scuso per la lunghezza del messaggio,grazie per l'aiuto che mi vorrete dare.
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03/07/2009, ore 00:36
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03/07/2009, ore 08:29
La risposta è complessa. I Direttori da qualche tempo a questa parte hanno le mani legati, purtroppo ogni cliente ha un suo casellario in qualche parte della memoria digitale della banca, dove viene monitorizzato tutti i momenti ed in base a parametri (quasi tutti uguali per tutte le banche) gli si da un punteggio, arrivando a calcolare minuziosamente che redditività da e che rischio da. Quando si accendono le luci rosse, la cosa sfugge dalla mani del Direttore, che viene bombardato da richieste dalla d.g., per tenere sotto controllo la posizione ed in alcuni momenti sono così asfissianti che ti viene voglia di dire, ma che me frega, basta non c'è la faccio più con questi che tutti i giorni mi scrivono per questo cliente, mo lo chiamo e gli chiudo i rapporti. Voi non sapete cosa vi è alle spalle quindi addosso la direttore. Lo sapete cosa è PastDue 90 e 180? no allora vedete ho ragione, lo sapete le incombenze che Basilea2 ha dato alle banche per i rischi? No allora perchè date colpa al Direttore. Caso mai veso molto strano la regola dei due anni. Mai sentita. Ho la banca non è normale ho il direttore (in questo caso) non è in grado di una valutazione autonoma della persona per incapacità ed allora cambiare immediatemente banca |
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03/07/2009, ore 08:44
Ammazza che mestieraccio quello del direttore di banca!!!Poverino mi fa quasi pena, ho le lacrime agli occhi.E' la direzione generale che lo costringe ad essere un cattivaccio con i suoi clienti perche gli accende tutte le lucine rosse, mentre di suo sarebbero tanto buonino.Ma và!!! |
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03/07/2009, ore 09:31
nel febbraio 2008 aiutai un cliente ad ottenere un fido per le sue stesse ragioni.attività aperta nel dicembre 2006.dovetti prestare 500 euro al cliente da depositare sul conto perchè rimanesse in attivo, altrimenti non avrebbero dato il fido (Bipop Carire) e dopo aver ottenuto il fido mi vennero resi i miei 500 euro e il cliente ottenne il suo fido di 5.000 euro.Oggi la vedo più difficile ma non impossibile, ma sempre a patto non si sia in rosso. |
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03/07/2009, ore 10:36
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